Tacco 12’: a causa della pandemia il loro futuro è “barcollante”

In molti pensano cosa cambierà una volta giunti al post-pandemia. Cosa cambierà una volta che ritorneremo alla normalità? Secondo il Wall Street Journal, a mutare saranno le scarpe con il tacco, magari a spillo, definendo il loro futuro: “Barcollante, almeno per ora”.

A causa dei mesi passati rinchiusi in casa, le donne hanno calzato solo pantofole, flip flops, sneaker o ballerine, disabituandosi a indossare calzature più elaborate. Infatti, nel corso del 2020, le vendite di scarpe col tacco sono quasi dimezzate, meno 45%, secondo il gruppo di ricerche di mercato Npd.

Secondo Beth Goldstein, che cura il settore delle calzature per Ndp, se nel 2021 si ariverà finalmente a una ripresa, sara’ limitata: liberate dalla tirannia dei tacchi, le donne rifiutano di tornare a soffrire in cambio di qualche centimetro in più.

Scarpe con il tacco: amore e odio

Il rapporto che lega le donne con i tacchi è un perfetto connubio di amore e odio. Marjorie Jolles, che insegna Gender Studies alla Roosevelt University, ha spiegato al Wall Street Journal: “Alcune sono grate di averli lasciati nell’armadio, ad altre mancano e non vedono l’ora di tornare a indossarli”.

La pausa forzata nell’abbigliamento formale ha d’altra parte indotto a un ripensamento più ampio: non è solo una questione di look o di comodita’, sono in molte oggi che considerano il tacco, letteralmente e figurativamente, un simbolo di repressione.

Il cambio di rotta nella moda

Molti stilisti, divenuti celebri per gli stiletti, hanno cambiato il loro pensiero: nelle proposte di Christian Louboutin e Stuart Weitzman, sui rispettivi profili Instagram, possiamo vedere sandali a suola piatta, sneakers, mocassini. Mentre a marzo Valentino ha mandato in passerella stivali da combattimento sotto un etereo abito da sera di pizzo.

Condividi
Per informazioni scrivere a: info@tfnews.it