I dati Agenas del 3 gennaio evidenziano che nei reparti ospedalieri crescono i ricoveri di pazienti Covid con sintomi. A livello nazionale infatti il tasso di occupazione di posti letto sale al 19% e in 24 ore cresce in 17 regioni.
Il tasso di occupazione dei reparti ospedalieri è uno dei fattori determinanti per stabilire i colori di ogni singola regione. Se questo indicatore supera il 30% per le terapie ordinarie o il 20% per quelle intensive rischia di scattare la zona arancione. Con percentuali superiori rispettivamente al 40 e al 30 si passa invece in zona rossa.
Secondo i dati Agenas le regioni con delle situazioni più critiche e ampiamente sopra la soglia del 15%, sono: Valle d’Aosta con il 45%, la Calabria con il 31% e Liguria con il 30%. In aumento ci sono anche il Friuli, la Sicilia e l’Umbria al 24%, il Piemonte al 23%, la Lombardia al 21%, il Veneto al 20%. Poi ci sono la Campania al 18%, l’Emilia Romagna, il Lazio e la Pa di Bolzano al 17%, l’Abruzzo e la Toscana al 15%e infine la Puglia all’11%.
I posti letto in terapia intensiva occupati da pazienti con Covid-19, rileva l’Agenas, salgono al 15% a livello nazionale e nelle ultime 24 ore crescono in 9 regioni: Friuli Venezia Giulia e Lazio al 17%, le Marche al 21%, il Molise al 5%, la Provincia Autonoma di Bolzano e il Piemonte al 18%, la Puglia al 7%, la Sardegna al 9% e l’Umbria al 12%.
Restano ferme, ma ampiamente oltre la soglia del 10%, l’ Abruzzo al 12%, la Calabria al 15%, l’Emilia Romagna al 15%, la Provincia Autonoma di Trento al 24%, la Sicilia al 13%, la Toscana al 15%, il Veneto al 19%.
