Aggiornamento sulla morte di Antonio Catricalà
A scoprire il corpo di Antonio Catricalà, è stata la moglie Diana Agosti. Era riverso sul pavimento del terrazzo della sua abitazione nel quartiere Parioli di Roma, al primo piano. Non si vedeva la pistola, che era finita sotto il corpo, come accertato dai Poliziotti intervenuti con la Squadra Mobile e il PM di turno.
Dai primi accertamenti investigativi Catricalà si sarebbe tolto la vita sparandosi un colpo di pistola alla tempia. L’arma, regolarmente detenuta, è stata recuperata proprio sul terrazzo. Si cercano in casa eventuali messaggi di addio nei quali l’avvocato potrebbe aver spiegato i motivi del tragico gesto. La moglie agli inquirenti avrebbe parlato di un profondo stato depressivo di cui soffriva Catricalà.
Poco prima delle 13.30 in via Antonio Bertoloni è giunta un autoscala dei vigili del fuoco con un funzionario di turno: il loro compito, secondo le prime informazioni, è quello di recuperare il bossolo del proiettile che ha ucciso Catricala’, finito su un altro terrazzo dello stesso edificio in un appartamento vuoto. Gli Investigatori sono usciti dal palazzo di Via Bertoloni portando diverse buste contenenti sembra documenti acquisiti nel corso del sopralluogo nell’appartamento e anche la pistola usata da Catricala’ per togliersi la vita, una Smith&Wesson calibro 38.
La sua vita
Catricalà, 69 anni appena compiuti, catanzarese, si era costruito una carriera prestigiosa, a partire da una formazione giuridica di tutto rispetto in età precoce. A ventidue anni si era laureato con lode in giurisprudenza a Roma ed era stato nominato, assegnista universitario presso la prima cattedra di Istituzioni di Diritto Privato, Università La Sapienza, facoltà di Giurisprudenza, con Pietro Rescigno. Per due anni aveva studiato economia, sociologia, storia e scienza dell’amministrazione presso l’Istituto Luigi Sturzo di Roma, allievo di Federico Caffè. Abilitatosi alla professione forense, a ventiquattro anni inizia la carriera in magistratura che lo porterà a superare i concorsi pubblici per procuratore dello Stato, avvocato dello Stato (a 27 anni) e infine consigliere di Stato.
La svolta pubblica della sua carriera arriva nel 2005 quando viene nominato dal Governo Berlusconi, Presidente dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato, incarico che ricoprirà fino al novembre 2011, quando diventa sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri del Governo Monti. Un tema questo molto caro a Catricalà del quale, nel lasciare l’incarico all’Antitrust, aveva denunciato lo stallo. Al governo resterà anche col premier Enrico Letta che gli conferirà, nel maggio 2013, il ruolo di Viceministro al Ministero dello Sviluppo Economico.
Dal 2014 a oggi…
Nel mese di settembre 2014 viene candidato dal centrodestra alla carica di Giudice della Corte Costituzionale in sostituzione del Giudice Luigi Mazzella di area centrodestra, anche qui sostenuto dal Cavaliere. Ma nella gara qualcosa s’inceppa: mezza Forza Italia alla prima votazione non vota per lui e Catricalà sarà costretto a ritirare la propria candidatura. Pochi mesi dopo, dà le dimissioni da presidente di Sezione del Consiglio di Stato per riprendere la carriera di avvocato, fondando la sua Law Academy. “Mi ispiro alla massima riservatezza e a non comparire dove non necessario e a attenermi a criteri di assoluta sobrietà anche nell’esposizione con la stampa” aveva detto di sé.
Nel 2017 accetta il ruolo di Presidente della Società Adr Aeroporti di Roma e, pochi giorni fa, quella di Presidente dell’Istituto Grandi Infrastrutture. In una recente intervista aveva detto: “Per il domani, continuo a immaginarmi dietro alla scrivania a studiare strategie, possibilmente vincenti, per i miei clienti. E a studiare l’evolversi della giurisprudenza per tenermi aggiornato”. Il suo nome era circolato anche per il governo Draghi, come candidato a ministeri di peso, come lo Sviluppo economico e la Transizione ecologica. Catricalà lascia una moglie e due figlie. “Mi emoziona il mare, le sue sfumature, le onde improvvise, la repentinità con cui cambia nel corso di pochi minuti”.