Apertura dei Mondiali di Sci a Cortina. Una brutta figura da evitare?

Al via i Campionati del Mondo di Sci Alpino a Cortina. Come tutti gli eventi che si rispettino prima di ogni grande inizio c’è  la solenne cerimonia di apertura della manifestazione. Negli anni siamo stati abituati a grandissimi spettacoli di apertura come, ad esempio, le Olimpiadi di Pechino dove non si è badato a spese per garantire uno show che rimanesse nella storia.

Ma purtroppo non è quello a cui  abbiamo assistito ieri, in mondovisione, sui canali Rai per l’apertura dei Mondiali di Sci Alpino. L’Azienda del servizio pubblico  a riprova del lavoro svolto ha dispiegato sul campo oltre 100 professionisti, dicono, legittimamente ed orgogliosamente, dallo Studio da cui viene lanciato l’evento di Cortina. Tuttavia, la realizzazione tecnica  ci è parso di capire che non sia stata pari ai livelli di grandissima professionalità a cui ci ha abituato in queste occasioni  “mamma RAI“.

Purtroppo non è stata una delle produzioni più riuscite, in considerazione che si trattava di realizzare un programma trasmesso in tutto il mondo. Troppi “neri” tra una scena e l’altra, volumi dei microfoni che non partono o partono a singhiozzo, luci di palco appena sufficienti.

Deludente l’ingresso della conduttrice  Petra Loreggian che non è stato “trionfale” come ci si poteva aspettare. Spezzando una lancia a favore della produzione c’è da dire che il clima di difficoltà in cui si è costretti a lavorare in questo periodo, con paletti di ogni tipo, soprattutto per lo spettacolo, non ha giocato a favore come del resto il freddo, la neve che cadeva copiosa  e chi più ne ha più ne metta. Comunque,  almeno un “animatore di studio” che incitasse il pubblico, seduto all’aperto durante una fitta nevicata e quasi assiderato, ci sarebbe voluto. Magari simile, ad esempio, a quello che la conocrreza  utilizza per incitare e animare la platea  dentro lo studio del Grande Fratello

Nemmeno l’annuncio degli ospiti riesce a scaldare il poco pubblico presente in platea e a coinvolgerlo almeno nel saluto iniziale. Applausi con il conta gocce.

E da qui andiamo a parlare proprio degli ospiti che hanno partecipato all’evento. Francesco Gabbani, un bravo ragazzo anche se le sue esibizioni a me danno come effetto quel nonsoché di “scimmia che balla“. Alfa: canzone carina e lui tanto emozionato, ma, quanto meno, sempre con il sorriso. Gianna Nannini fa il suo ingresso con la chitarra e la musica parte: peccato che le sue dita non stavano suonando. Capisco il freddo e quindi il problema per una cantante di  non disporre a pieno della voce calda.  Ma nemmeno una nota? No! Ho dovuto riascoltare tutti i suoi brani  per dimenticare questa tremenda esibizione che non rende giustizia all’unica presenza canora musicale che potesse contare su una popolarità a livello europeo.

L’annuncio delle nazioni partecipanti al Mondiale è stato un momento di totale tristezza che, forse, sarebbe stato meglio non mandare in onda e sostituirlo con un video preregistrato e molto più emozionale. Per non parlare di quel pover uomo o donna che sia, che ha dovuto indossare il costume della mascotte dei giochi. A lui o lei va il mio abbraccio virtuale. Lo scenografo che ha deciso il tutto, sarà davvero contento del risultato finale? 

L’inquadratura durante l’annuncio di presentazione del Presidente della Federazione Italiana Sport Invernali Flavio Roda, aveva quel qualcosa di nostalgico; il ricordo delle giornate di pioggia quando si guardava la finestra sperando che smettesse per andare a giocare in strada con gli amici. E non smetteva….come questo orrendo spettacolo. Non mi esprimo sul saluto del Sindaco. 

Apro una parentisi sul playback del tenore Piotr Beczala. Se fossi in lui farei le mie dimostranze ai responsabili.  Una tristezza infinita. Puccini si sarà girato e rigirato nella tomba e non certo per l’esibizione del tenore. Ma un corso di sincronizzazione e montaggio per chi ha realizzato il contributo video sarebbe affettuosamente super consigliato. Di grande effetto, tuttavia, la scena finale sul palco Arena.

L’utilizzo delle mascherine per parlare del Carnevale di Venezia? No comment: una nuova pietra miliare della televisione.

Mi permetto un consiglio per gli organizzatori delle Olimpiadi di Milano del 2026:  controllate con anticipo le previsioni del tempo e se dovete realizzare un evento all’aperto, ricordatevi  magari di utilizzare un tendone che copra il palco,  quanto meno per  da evitare che gli ospiti si coprano di neve o di pioggia. Se possibile, pur con tutte le limitazioni, fatelo al chiuso.

Riassumendo questa Apertura dei Mondiali di Sci Alpino

Esprimo un mio parere del tutto personale e in controtendenza con alcuni colleghi che oggi hanno scritto cose per cosidire diverse dalle mie. Io ho visto uno spettacolo triste e indecoroso perchè  non all’altezza dell’evento. E sarebbe troppo facile  assolvere e giustificare quanto trasmesso all’estero dal servizio pubblico televisivo con la scusa del momento difficile che si sta vivendo

Regia inaspettatamente non all’altezza della qualità  RAI che conosciamo e aprrezziamo per ciò che riesce a realizzare e proprorre in grandi occasioni come questa.

Audio, c’era? Ma davvero? Su dai non scherzate. Anche in questo caso, però, non conforme alla qualità RAI.

Scenografia…. da film muto. 

Ospiti, beh credo di aver detto già tutto. Fotografia, lascio agli esperti esprimersi sul merito.

Concludo, ahimè,  con lei: la conduttrice che per ruolo professionale è il volto del programma: Petra Loreggian. Solo una citazione potrebbe descrivere la sua inspiegabile “performance“. Una frase uscita direttamente dalla bocca di Miranda Priestly da “Il Diavolo veste Prada“:

Io assumo sempre lo stesso tipo di ragazza: alla moda, magra ovviamente… e che venera la rivista, ma capita poi che si rivelino spesso, non lo so, deludenti e… stupide. Perciò con te, con quel curriculum notevole e il grande discorso sulla tua cosiddetta etica del lavoro ho creduto che tu potessi essere diversa, mi sono detta, provaci, corri il rischio, assumi la ragazza sveglia e grassa. Avevo una speranza, mio Dio, io vivo di speranze. Comunque alla fine mi hai deluso più tu di… di tutte le altre ragazze galline.

Preciso per correttezza che questa citazione non vuole certamente fare intendere che  la signora Loreggian sia grassa, stupida e gallina, perchè sappiamo tutti che non lo è. Ma, purtroppo e per motivi che, probabilmente, non sono dipesi solo da lei, mi ha deluso e a mio parere non è stata all’altezza del ruolo e del compito che richiedeva questa occasione e che mi aspettavo di apprezzare in una professionista del suo livello.

 

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