Arrestata una dei 100 latitanti più ricercati d’Italia. Matilde Ciarlante, vedova del pentito di camorra Giuseppe “Pino” Cillari. E’ il boss della Camorra scomparso nel 2002. Affiliato prima alla Nuova Camorra Organizzata di Raffaele Cutolo, poi al boss Pasquale Galasso e infine a Enrico Nicoletti, il cassiere della Banda della Magliana morto lo scorso 5 dicembre.
Classe 1953, sfuggita alla cattura dal 2014. La donna è diventata destinataria di un ordine di provvedimento di cattura per l’esecuzione di due condanne. Una emessa dalla Procura di Roma, l’altra dalla Procura Generale della Corte d’Appello di Napoli. Per, rispettivamente, 6 anni e 10 mesi di reclusione per il reato di impiego di denaro e beni di provenienza illecita. E ancora 4 anni e 5 mesi per associazione di tipo mafioso.
Arrestata dagli agenti dal Gruppo d’investigazione sulla criminalità organizzata,GICO, della Guardia di Finanza.
La Ciarlante è stata fermata dai Finanzieri del Gruppo Gico, del Nucleo di Polizia economico finanziaria. Questi erano sulle sue tracce da qualche tempo e lunedì sera sono riusciti a localizzarla a Prati. Non molto lontano, dallo studio di un parente della donna. Fermata, Matilde Ciarlante ha fornito un documento falso, ma i militari non avevano dubbi che si trattasse di lei.
Arrestata, e subito processata per direttissima. Ha patteggiato 2 anni per possesso e fabbricazione di documenti falsi. Trasferita nel carcere di Rebibbia, dopo la condanna, sconterà questa pena e quelle precedenti.