A Zaporizhzhia, nell’Ucraina sud-orientale, l’esercito russo ha lanciato sette attacchi missilistici contro edifici residenziali. Ci sono diversi incendi scoppiati a seguito delle esplosioni. Finora, secondo il bilancio dei soccorritori, ci sono due donne rimaste uccise, sei civili feriti, tra cui una bambina di tre anni.
A comunicarlo è il capo dell’Amministrazione militare regionale Oleksandr Starukh.
Il Sindaco ucraino, in esilio di Melitopol, Ivan Fedorov, su Telegram ha scritto: “Decine di persone sono sotto le macerie a Zaporizhzhia. Il numero delle vittime aumenta ogni ora. È così che il terrorista russo colpisce i civili con le sue armi ad alta precisione. Colpisce i civili e le infrastrutture, dimostra al mondo intero la sua inutilità sul campo di battaglia”.
Le forze russe hanno inoltre colpito nella notte un’infrastruttura nel distretto Osnovyanskyi di Kharkiv (nord-est), a quanto reso noto dal Sindaco della città, Ihor
Terekhov. Sul posto è scoppiato un incendio.
Il Comando operativo meridionale di Kiev, ha reso noto che le unità di difesa aerea ucraine hanno abbattuto sei droni kamikaze russi (su un totale di 12) che avevano attaccato nella notte le regioni di Odessa e Mykolaiv. Il Comando ha sottolineato che “il nemico ha intensificato la ricognizione aerea”.
Il Presidente ucraino Zelensky, nel suo discorso, ha sostenuto che: “Gli ucraini sanno per cosa stanno combattendo. Ora sempre più cittadini russi si rendono conto che devono morire solo perché una persona non vuole fermare la guerra”.
