Auguri a Papa Francesco, per gli otto anni di Pontificato

Vi chiedo un favore: che voi preghiate il Signore perché mi benedica”.

Sono le 20.22 del 13 marzo 2013 quando Papa  Francesco pronuncia  queste parole dalla Loggia centrale della Basilica Vaticana. È appena stato eletto 265.mo Successore di Pietro e il suo primo saluto alla folla in Piazza San Pietro racchiude già l’essenza del suo Pontificato.

Primo Papa con il nome di “Francesco”, ispirato al Poverello di Assisi, primo Gesuita e primo originario dell’America Latina, come il Santo Padre stesso, ha sottolineato: ”mi hanno preso quasi alla fine del mondo”.

Inoltre primo Pontefice dei tempi moderni ,eletto in seguito alla rinuncia del suo predecessore.

Il Pontificato inteso da Francesco

Bergoglio inizia il suo Pontificato all’insegna della novità: in ambito pastorale, la più rilevante è la Messa quotidiana presieduta a Casa Santa Marta, dove egli decide, altro novità, di risiedere, piuttosto che nel Palazzo Apostolico.

Da allora ci sono state tre encicliche, cinque Sinodi, altrettante Esortazioni apostoliche, 33 viaggi internazionali, una miriade di prime volte e di gesti profetici, la volontà pertinace di operare cambiamenti, dalla riforma della Curia di Roma, all’impegno di dare spazio alle donne nei luoghi di responsabilità.

Tutto portato avanti con profonda umiltà, senza mai perdere di vista il senso della comunità e la consapevolezza di essere il “servo dei servi di Dio.

Gli auguri della CEI

“I Vescovi italiani ricordano con gioia l’ottavo anniversario dalla Sua elezione al soglio pontificio.

Il nostro augurio si fa riconoscenza per il dono della Sua parola. Arricchita da segni e iniziative che orientano il cammino delle nostre Chiese verso una nuova tappa evangelizzatrice.

Questo periodo della storia, segnato dalla pandemia e dai suoi effetti, ci ha tolto la bellezza dello stare insieme. Ma ci ha ancora più radicati nella convinzione che nessun uomo si salva da solo.

Con le nostre comunità, La ringraziamo per averci fatto capire che “abbiamo tutti bisogno gli uni degli altri, che nessuno di noi è un’isola, […] che possiamo costruire il futuro solo insieme, senza escludere nessuno.”

Umilmente vogliamo aggiungere anche il  nostro grazie e i nostri auguri!

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