Aumento delle spese militari? No per M5S e Sardine

L’aumento delle spese militari incontra nel Paese e nella politica dei “no”.

Così Alessandro Di Battista ad Adnkronos, commentando il netto no del leader dei 5 Stelle, Giuseppe Conte, all’aumento di spese militari. “Mi è capitato di criticare Conte in passato e non ho problemi a farlo quando lo reputo necessario, ma attaccare Conte perché ha detto che si oppone all’aumento delle spese militari vuol dire ignorare il Programma con cui il M5S si è presentato alle ultime elezioni politiche. A Conte dico di andare avanti: su queste battaglia, se fatte fino in fondo, avrà sempre il mio sostegno”.

Arcivescovo Zuppi: il miglior esercito è quello della solidarietà

Fa il paio la posizione delle Sardine. “Ho trovato illuminanti le parole dell’Arcivescovo Zuppi: il miglior esercito che abbiamo a disposizione è quello della solidarietà”, dice ad Adnkronos Mattia Santori. Il fondatore delle Sardine a margine dei lavori del 17esimo Congresso dell’Anpi in corso a Riccione.

“Non nego che anche all’interno delle Sardine c’è una grande pluralità di pensiero rispetto a questo tema”, specifica Santori.  Poi spiega:“Sarebbe un po’ paradossale dirsi non d’accordo adesso quando è da anni che sosteniamo militarmente l’Ucraina, così come altri paesi fuori dalla UE. Io personalmente sono contrario e ci sono arrivato dopo settimane di analisi e di ‘contorsione’ personale. Resto contrario all’invio delle armi: non si risponde a un fallimento della politica estera mandando armi a un paese che sicuramente è vittima, ma la cui situazione è anche ‘frutto’ delle nostre scelte sbagliate”.

Quindi sulla posizione del Partito Democratico. Santori è nel gruppo del PD in Consiglio Comunale di Bologna. “Credo che in questo momento un partito che sta al governo debba inevitabilmente appoggiare un sostegno anche militare all’Ucraina ma così facendo sottolinea il fallimento della politica estera degli ultimi anni. Da attivista non iscritto al Pd e da candidato indipendente la mia visione è che l’invio di armi non è mai la soluzione. Capisco anche la posizione di chi ha ruoli di governo e si trova a fronteggiare una situazione che non si fa solo retorica ma si fa anche operativa”, replica Santori.

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