Banche: Covid brucia 12,4 miliardi di euro sui crediti

Nell’anno della pandemia le principali banche italiane quotate in Borsa hanno visto aumentare  le rettifiche di valore sui crediti a 12,4 miliardi di euro  con un aumento complessivo del 59% rispetto al 2019.

L’aumento del costo del credito con circa 5,5 miliardi di rettifiche imputate alla pandemia,  ha contribuito al peggioramento della redditività del sistema, di fatto azzerata.  Gli 8,56 miliardi di euro di utili del 2019 si sono tradotti in un ‘rosso’ complessivo di un centinaio di milioni.

L’aggregato preso in considerazione include Intesa Sanpaolo, Unicredit, Mps, Banco Bpm, Bper, Credem, Creval, Popolare di Sondrio e i risultati semestrali di Mediobanca. Di tutte le banche il Creval è stata l’unica che ha visto scendere le rettifiche su crediti nel 2020 rispetto al 2019.


“Prevediamo circa 30 miliardi di accantonamenti su crediti cumulati nel 2020-22 per le banche sottoposte alla nostra analisi”, scrive oggi Mediobanca Securities.  Questi i  dati forniti dal Governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, di fronte alla Commissione banche. Nel corso dell’audizione Visco ha ipotizzato per le banche italiane un flusso di nuovi npl nel biennio non superiore ai 100 miliardi di euro, decisamente più basso rispetto alle stime Bce.

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Redazione

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