BCE, capitale solido banche. Da 2023 requisiti capitale aggiuntivi

La Vigilanza bancaria della Bce in una nota afferma di essere “complessivamente soddisfatta” della tenuta del sistema bancario europeo durante la pandemia, tuttavia “l’impatto della pandemia non è ancora finito. Le banche devono mantenere alta l’attenzione alle possibili conseguenze sui loro bilanci e, in particolare, rafforzare il controllo dei rischi e i meccanismi di governance”.

Lo stock dei crediti deteriorati delle banche europee ha proseguito il calo nel 2021 – si legge nella  la nota – a seguito dei piani di cessione e riduzione e la qualità del credito è rimasta “robusta anche grazie alle misure” anti crisi come le moratorie ma “ci sono segni di deterioramento, in particolare sui quei settori dell’economia che hanno più beneficiato dei provvedimenti varati dai governi.

Le banche europee hanno “una solida posizione di capitale e liquidità” e “nel complesso i requisiti di capitale e la guidance aumentano solo marginalmente, al 15,1% degli asset soppesati per i rischi, nel 2022” dal 14,9% dell’anno precedente. Bce sottolinea che non estenderà oltre dicembre 2022 la deroga ai requisiti patrimoniali aggiuntivi definiti dalla ‘Pillar 2 Guidance’, e da marzo 2022 torneranno in vigore anche le misure di vigilanza che permettono loro di escludere dai coefficienti di leva le esposizioni con le banche centrali.

 

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Redazione

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