Bill Cosby, colpevole e libero. Annullata condanna per vizio procedurale

Dopo due anni di reclusione, Bill Cosby torna libero grazie ad un “vizio procedurale”. Così ha deciso la Corte Suprema della Pennsylvania che ha di fatto annullato la condanna del popolare attore USA. Cosby era stato accusato e condannato nel 2017 per aggressione sessuale ai danni dell’ex cestita Andrea Constand.

Dopo la sentenza, Cosby ha ringraziato i suoi fan e pubblicato su Twitter un foto col pugno alzato. “Ho sempre sostenuto la mia innocenza“, ha scritto su tweet, “grazie a tutti i miei fan, supporter e amici che mi sono stati vicini durante questo calvario. Un ringraziamento speciale alla Corte Suprema della Pennsylvania per aver difeso lo Stato di diritto“.

Solo un “vizio procedurale”. Indignazione delle donne accusanti

L’opinione pubblica, invece, è percorsa da un’onda di rabbia. Tanto più che la liberazione di Cosby è motivata da un “vizio procedurale” che i cittadini non hanno ben afferrato. La reazione generale è di disapprovazione, fermo restando il fatto che su Cosby rimane la responsabilità “morale” di quanto commesso e da lui stesso confessato ovvero aver drogato e abusato di Constand.

Il verdetto avvenne in pieno movimento #MeToo, quando centinaia di donne dello spettacolo protestarono contro la violenza di genere diffusa in quel settore. Nel caso di Cosby, poi, dopo Constand un’altra decine di donne avevano puntato il dito contro l'”Americas Dad” sempre per molestie e stupri subiti.

Fra queste Victoria Valentino che si è detta “indignata, sconvolta, con lo stomaco a pezzi. Il lavoro che abbiamo fatto per sollevare le donne è stato sotterrato da un cavillo giuridico. Ora abbiamo uno sfruttatore e predatore seriale a piede libero“. “Malgrado la decisione della Corte Suprema della Pennsylvania – ha commentato Gloria Allred, che rappresentava altre presunte vittime – questa è stata un’importante battaglia per la giustizia e sebbene la corte abbia annullato la condanna per motivi tecnici, non ha assolto la condotta di Cosby e non deve essere interpretata come una dichiarazione che non abbia compiuto gli atti per i quali è stato accusato“. Lo stesso procuratore della causa, Kevin Steele, ha sottolineato che l’attore è stato liberato a causa di una questione di procedura “irrilevante rispetto all’effettiva perpetrazione dei fatti criminali contestati“.

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