Bimba nasce con gli anticorpi anti-covid. Dopo Israele ora anche in America

I ricercatori lo definiscono nel loro lavoro “il primo caso noto di una bimba con anticorpi contro il coronavirus Sars-CoV-2; rilevati nel sangue del cordone ombelicale, nata da una mamma che era stata vaccinata“. Il bebè è una piccola sana e forte, figlia di una donna mai contagiata dal covid e che aveva ricevuto una singola dose di vaccino a mRna di Moderna. Esattamente 3 settimane prima del parto. 

Gli anticorpi contro la proteina Spike di Sars-CoV-2 (IgG) sono stati rilevati nel sangue del cordone ombelicale al momento del parto, immediatamente dopo la nascitadella bimba. “La vaccinazione materna contro l’influenza e con il vaccino TDaP (difterite-tetano-pertosse acellulare) sono state ben studiate in termini di sicurezza ed efficacia in termini di protezione del neonato attraverso il passaggio placentare di anticorpi. Una protezione neonatale simile sarebbe attesa dopo la vaccinazione materna contro Sars-CoV-2 (il virus responsabile di Covid-19). Vi è una significativa e urgente necessità di ricerca per quanto riguarda la sicurezza e l’efficacia della vaccinazione” anti Covid “in gravidanza“, hanno spiegato gli autori nelle premesse dello studio. 

La bimba si spera esssere solo la prima

L’evento potrebbe rappresentare una svolta per raggiungere in futuro un’immunizzazione definitiva contro il Sars-CoV-2. I ricercatori continuano la loro tesi: “I nuovi vaccini a mRna, teoricamente,  indurranno un’immunità simile in questa popolazione, come anche il passaggio placentare di anticorpi protettivi. L’infezione naturale da Sars-CoV-2, tuttavia, sembra conferire al feto un passaggio di anticorpi inferiore al previsto”.

Il che può indicare che i neonati nati da madri vaccinate rimarranno a rischio di infezione. “Noi abbiamo dimostrato, intanto, che gli anticorpi IgG anti Sars-CoV-2 sono rilevabili nel campione di sangue del cordone ombelicale di un neonato dopo solo una singola dose di vaccino. Pertanto, esiste un potenziale di protezione e riduzione del rischio di infezione con la vaccinazione materna

“Il livello della risposta anticorpale, secondo i ricercatori, può aiutare a determinare il titolo anticorpale specifico e aiutare nel monitoraggio della dinamica della risposta anticorpale nei singoli pazienti. L’efficacia protettiva nei neonati e il momento ideale per la vaccinazione materna rimangono sconosciuti. Saranno necessari ulteriori studi per quantificare la quantità di anticorpi neutralizzanti il virus presenti nei bambini nati da madri che vengono vaccinate prima del parto. Invitiamo altri ricercatori a creare registri e a condurre studi; sia su efficacia sia su sicurezza dei vaccini nelle donne in gravidanza e in allattamento e nella loro prole“,  concludono.

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