Borsa Milano cauta sempre sotto i timori per il caso Evergrande

Piazza Affari che si muove in territorio negativo perdendo l’aggancio dei 26.000 punti. A pesare sull’umore degli operatori è ancora il dossier Evergrande, a rischio default.Le autorità politiche cinesi per il momento tacciono sul caso, ma la Banca Popolare Cinese ha iniettato liquidità nel sistema finanziario. Intanto in un’intervista alla CNBC, il presidente della Banca centrale europea (BCE), Christine Lagarde, ha voluto precisare che “in Europa e nella zona euro in particolare, l’esposizione diretta (a un default Evergrande) sarebbe limitata”. Sul caso  Evergrande ci sono state anche le dichiarazioni  rilasciate dal numero uno della Fed, Jerome Powell, nella giornata di mercoledì: “In termini di implicazioni per noi, gli Stati Uniti non sono molto esposti”.

In questo contesto, l’indice Ftse Mib di Piazza Affari scivola dello 0,4% appena sotto la soglia dei 26.000 punti a 25.965 punti. Tra i titoli del paniere principale, male il comparto utility, con Terna e SNAM che cedono intorno al 2%.  Schizza Bper con +2%. Seguono Mediobanca e Generali, entrambe in rialzo di circa lo 0,8%.

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