Borsa Milano ha chiuso in coda alle altre piazze europee, unica in territorio negativo (Ftse Mib -0,66% a 24.576 punti), tra scambi in rialzo per 2,7 miliardi di euro di controvalore. In calo sotto quota 100 punti lo spread tra Btp e Bund tedeschi decennali (99,7 punti e rendimento allo 0,66%) mentre il greggio (Wti -0,38% a 59,55 dollari al barile) non è riuscito a invertire la rotta per tutta la giornata, restando sotto la soglia dei 60 dollari.
Netto calo per Unicredit (-3,36%) e Banco Bpm (-2,16%), mentre più caute Bper (-1,69%), Intesa (-1,63%), Mps (-1,58%) e Mediobanca (-1,3%). Invariato ilt itolo di Creval a 12,16 euro, ben al di sopra dei 10,5 euro dell’Opa di Credit Agricole, tuttora in corso.
Molto bene Atlantia (+3,1%) dopo l’offerta della spagnola Acs (-0,68% a Madrid), che ha messo sul piatto 10 miliardi per la quota in Aspi. Segno negativo per Eni (-1,88%), mentre si è mossa bene Saipem (+1,82%), spinta da un report di Mediobanca, che prevede un rendimento migliore dell’indice (outperform) grazie all’impegno nella transizione energetica.
Nagativo il titolo Tim (-2,73%), Stellantis (-2,73%) insieme al resto del settore auto e Unipol (-2,68%). Idem Leonardo (-1,14%), ma bene Moncler (+1,74%) con Armani alla ricerca di un partner e Campari (+1,45%) la cui assemblea degli azionisti ha approvato un dividendo in contanti di 0,055 euro per azione.
Chiusura positiva per le Borse europee: Parigi ha guadagnato lo 0,57% a 6.165 punti, Londra lo 0,83% a 6.942 punti, Madrid lo 0,33% a 8.625 punti e Francoforte lo 0,17% a 15.202 punti.