Borse Italia e Europa fiacche e tonfo del gas

Borse europee fiacche dopo gli scambi inziali dell’ultima seduta della settimana,  con i listini che oscillano attorno alla parità. Ci sono timori ma anche molta attenzione da parte degli investitori  sugli sviluppo della guerra in Ucraina e sulle ricadute sull’economia del conflitto e dell’inflazione.

Parigi e Francoforte sono praticamente invariate, Londra cede lo 0,3% mentre Milano avanza dello 0,3%, spinta dagli acquisti su Tim (+2,7%), Campari (+2,5%), Terna (+2,4%) e Generali (+1,9%), nel giorno della presentazione del piano della lista Caltagirone, mentre soffrono Poste (-1,9%), Eni (-1,3%) e Mediobanca (-1%).

In leggero rosso i future su Wall Street. In calo i prezzi dell’energia, con l’Europa che cerca di affrancarsi dalla dipendenza dalla Russia. Il petrolio cede il 2,6%, con il Wti che torna sotto i 110 dollari al barile e il brent poco sopra i 115.

Forti vendite sul gas ad Amsterdam (-9% a 101,5 euro) con il piano della UE per ridurre la dipendenza energetica dalla Russia.

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Redazione

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