Il Covid e in particolare la preoccupazione della variante Omicron ha dato lo stop per Capodanno a feste in piazza, concerti e discoteche. Comunque rispetto all’anno scorso questo Capodanno viene vissuto con più libertà. Quest’anno non ci sarà alcun coprifuoco, si potrà quindi tornare a casa a qualsiasi ora.
Non c’è nessun divieto per incontrarsi e non ci sono limitazioni al numero degli invitati. Questo però non significa che non si corrono pericoli a ospitare troppe persone in ambienti al chiuso, come ha sottolineato il Ministro della Salute Roberto Speranza: “Il Governo ha innalzato il livello delle precauzioni. Arrivano giorni festivi, i giorni di Natale e Capodanno, ed è importante che i comportamenti individuali siano adeguati: massima attenzione, prudenza, mascherine, igiene e distanziamento”.
Per il veglione di Capodanno è consentito andare al ristorante. Al tavolo ci si potrà però sedere solo se in possesso di Super Green pass. Lo stesso vale anche solo per consumare un caffè al bancone dei bar.
Con il nuovo decreto, dal 30 dicembre al 31 gennaio saranno quindi chiuse le sale da ballo, discoteche e locali assimilati, dove si svolgono eventi, concerti o feste. Dall’1 febbraio fino alla fine dello stato di emergenza si può entrare in discoteche, sale da ballo e locali simili solo con il Super Green Pass. Una stretta che ripropone la questione degli indennizzi alle attività economiche più penalizzate da due anni di pandemia.
Gianni Indino, Presidente del Silb, il sindacato dei locali da ballo, dell’Emilia-Romagna, ha dichiarato: “Chiediamo un incontro urgente con il Governo per sottoporre alla sua attenzione una serie di richieste, che vanno dai ristori immediati (cosa che in passato non è avvenuta) ai tempi certi di riapertura alla rimodulazione delle tasse che hanno strangolato le nostre imprese. Chiediamo rispetto per i nostri lavoratori, le nostre famiglie, le nostre imprese perché tante sono sull’orlo del fallimento”.