Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale e Intesa Sanpaolo insieme per valorizzazione e tutela del patrimonio culturale

È stata firmata oggi la Dichiarazione d’Intenti che sancisce la collaborazione tra il Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale  e Intesa Sanpaolo.

Alla cerimonia, tenutasi nella Caserma La Marmora a Roma, hanno il Comandante, Generale di Brigata Vincenzo Molinese, il Dott. Paolo Maria Vittorio Grandi, Chief Governance Officer di Intesa Sanpaolo e il Dott. Stefano Lucchini, Chief Institutional Affairs External Communication Officer Intesa Sanpaolo.

La collaborazione è stata sugellata nella sede del Reparto Operativo del Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, con l’obiettivo di incentivare la promozione della legalità e la valorizzazione e tutela del patrimonio culturale nazionale.

Il traffico clandestino di beni culturali e le aggressioni ai danni delle istituzioni museali aprono sempre di più la porta a collaborazioni strette anche con le società private, in particolare quelle, come Intesa Sanpaolo, fortemente attente alla salvaguardia dei beni culturali e alla promozione della cultura.

Al Chief Governance Offider di Intesa Sanpaolo, Paolo Maria Vittorio Grandi, abbiamo chiesto cosa significa avere attivato questa collaborazione con il Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale.

L’attenzione allo sviluppo e all’implementazione di attività e soluzioni tecnologiche per l’identificazione dei beni culturali dirottati sul mercato illecito, la loro autenticazione e protezione sono evidenziate anche dalla “Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti”, gestita, alimentata e sviluppata, in via esclusiva, dai Carabinieri dell’Arte: unica al mondo con oltre 1,3 milioni di opere catalogate, dal 1980 è un punto di riferimento per i sistemi informativi di settore di tutto il pianeta.

Il Generale Vincenzo Molinese, Comandante del Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, ha spiegato cosa questa collaborazione può aggiungere all’attività svolta quotidianamente.

La Dichiarazione d’Intenti prevede la realizzazione di iniziative atte a diffondere la cultura della legalità, attraverso l’allestimento di esposizioni temporanee dei beni culturali recuperati, frammenti della nostra storia e della nostra cultura restituiti alla collettività, anche allo scopo di sensibilizzare sulla necessità di tutelare il patrimonio storico identitario del nostro Paese.

Condividi
Per informazioni scrivere a: info@tfnews.it