CHIANTISSIMO

CHIANTISSIMO: tour dedicato a Mauro Staccioli e ai grandi dell’arte

Si è svolto il primo e due luglio, il tour dedicato a Mauro Staccioli e ai grandi maestri dell’arte contemporanea presenti nella zona del Chianti classico grazie al progetto firmato TerraMedia® “CHIANTISSIMO: contenitore di arte contemporanea” che per questa edizione prende il nome di Aspettando CHIANTISSIMO.

La prima testimonianza della nascita dell’interesse per l’arte contemporanea nel Chianti è dovuta all’opera del Conte Guido Chigi Saracini che, nel 1959, volle che il parco della sua villa a Castelnuovo Berardenga ospitasse lavori e sculture, appunto, contemporanee. Il compito fu affidato a Vico Consorti, e da quel momento tale tendenza artistica crebbe nel territorio per quantità e prestigio.

Uno dei maggiori progetti di arte contemporanea, che ha coinvolto tutti i Comuni del Chianti,  è “Tusciaelecta“, nato nel 1996 a Greve in Chianti allo scopo nell’obiettivo di costruire un rapporto significativo tra opera e contesto, attraverso opere site specific realizzate da artisti internazionali. Ed è grazie a questo progetto che artisti come Mauro Staccioli e Mario Merz sono ancorfa presenti nel territorio.

Girovagando per i borghi e i paesi non è difficile costruire percorsi e itinerari che conducono alla scoperta di opere come lo Stollo di Mauro Staccioli in piazza Vassallo a Greve in Chianti, che reinterpreta la tradizione contadina in un linguaggio moderno incentrato sulla vita di comunità.

Al visitatore in cammino, sulle tracce dell’arte di San Casciano, danno il benvenuto due opere monumentali di Mauro Staccioli, poste all’ingresso del paese, in via Cassia, e nei pressi della Torre di Luciana. La prima “le tre steli in acciaio cor-ten poste al centro della rotonda sulla via per il Chianti, all’ingresso nord di San Casciano, hanno una stretta attinenza con il lavoro dell’uomo sui colli toscani. Si ispirano infatti all’intreccio di canne che l’agricoltore pone a sostegno delle piante negli orti. Inoltre, la rotonda ellittica che accoglie l’opera, piantumata a salici, viti e ulivi, si propone come un microcosmo di quella campagna toscana, caratterizzata dall’agricoltura, segnata ma non deturpata, dalla produzione di vino e olio. La scultura di Staccioli riaccende l’interesse al lavoro nel paesaggio; il richiamo è al senso della misura nello sfruttamento delle risorse naturali, a quel rispetto mantenuto dai coltivatori toscani.” 

La seconda “la scultura originaria in ferro e cemento del 1993 è stata sostituita nel 2008, per problemi strutturali, con una copia di dimensioni identiche in acciaio corten.”

 

Nel centro storico, sulle antiche mura, si stagliano il Cervo e la progressione di Fibonacci di Mario Merz. Il viaggio artistico poi è proseguito incontrando i segni contemporanei della Fattoria La Loggia dove al suo interno si possono trovare opere imponenti come uan fontanta di Armand Pierre Fernandez, noto come Arman o ancora “Offerta agli Dei” di Franz Stahler.

Altro capolavoro di Mauro Staccioli quello di Greve in Chianti: “l’opera realizzata nel 1997 in occasione di Tusciaelecta e installata in Piazza Matteotti, é stata definitivamente collocata nella Piazza della Biblioteca nel 2009”.

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