Conte, messaggio sui social prima della votazione. Quale futuro per il M5S

Alla vigilia della votazione per la Presidenza del M5S, Giuseppe Conte parla sui social. “Chiedo nuovamente la vostra fiducia, non mi interessa prendere il 50,1% dei voti. Anzi, dico sinceramente che se il risultato fosse così risicato sarei il primo a fare un passo indietro. A fronte di un risultato così di misura, lascerei il Movimento che in questo momento ha bisogno di una leadership forte, di una forte investitura. Allo stesso modo, però, è un dovere dirvi che in caso di una decisa riconferma le cose inevitabilmente cambieranno”.

 

No a più spese militari, sì a transizione energetica e sostegno alle famiglie

Poi passa al tema dell’aumento delle spese militari che già l’ha visto schierato per il no gli scorsi giorni. “Se mi accorderete di nuovo una fiducia piena – dice, infatti, Conte -, sarò il Presidente di un Movimento che dice no all’aumento massiccio delle spese militari a carico del bilancio dello Stato, soprattutto in un momento del genere”. Poi continua: “Ma diremo sì a un investimento shock sulla transizione energetica verso le rinnovabili, sì a un impegno dello Stato senza precedenti sulle reti di sostegno per famiglie, imprese in crisi, lavoratori che devono scegliere se pagare la bolletta o fare la spesa o il pieno di carburante“.

“Obiettivi coraggiosi per migliorare la qualità di vita delle persone”

Con le questioni di leadership interne e il dibattito sulle spese militari, passa alla mission ancora viva del MoVimento. “Questi non sono stati mesi facili – spiega l’attuale numero uno dei Pentastellati -, stiamo dando vita a un Movimento 5 stelle che si rinnova, che non perde i suoi valori, cresce, si evolve, persegue obiettivi coraggiosi per migliorare la qualità di vita delle persone, garantire diritti sociali troppo spesso calpestati. È un cambiamento, dobbiamo dircelo con sincerità, che ha incontrato anche al nostro interno delle resistenze, ha prodotto alcuni malumori e distinguo”.

Imperativo per il futuro? “essere compatti, uniti”

Infine torna sulle dinamiche interne del M5S. Questo ha offerto anche all’esterno un’immagine di un M5s diviso, litigioso, contradditorio, invece che quella di un Movimento che rema tutto unito nella stessa direzione”. “Questo – ha concluso l’ex Premier – ha richiesto fin qui una dose aggiuntiva di pazienza, ora però non possiamo più permetterci questa debolezza: le sfide che ci attentono ci impongono di essere compatti, uniti. Io non posso, per rispetto di tutti quelli che credono in questo progetto, accettare che ci sia chi rema contro le nostre battaglie, la nostra azione politica. Non posso consentire che di fronte agli sforzi di molti, di un’intera comunità, ci sia al nostro interno chi lavora per interessi propri”. 

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