COPASIR: l’Ucraina è la prima tappa del piano di Putin

Adolfo Urso, Presidente del COPASIR (Comitato Parlamentare per la Sicurezza della Repubblica) , in un suo intervento a Sky Tg24, ha affermato in sostanza che quanto sta accadendo in Ucraina, ma in particolare per quanto riguarda il comportamento della Russia, in realtà era assolutamente prevedibile. Infatti, farebbe parte di una strategia, ha detto Urso, i cui segni premonitori erano evidenti nel corso di questi ultimi anni e che il COPASIR, forte delle informazioni dei nostri Servizi di Sicurezza e della Difesa, aveva più volte rappresentato ai vari Governi. “L’Italia è una zona di frontiera sia per quanto riguarda il Mediterraneo che per quanto riguarda l’Europa Orientale e la Russia”, ha precisato il Presidente del COPASIR. “Mosca –  ha continuato Urso – “ha da sempre avuto una postura aggressiva e le pressioni della Russia sull’Italia, anche a fronte delle implicazioni di carattere economico produttivo dovute alle sanzioni adottate dall’Unione Europea nei suoi confronti, erano e sono del tutto prevedibili.

Urso ha risposto alle domande anche per quanto riguarda l’ attività di spionaggio svolta dai russi  con la scusa di aiutare l’Italia durante la pandemia,  precisando che l’episodio è stato smentito nella misura più categorica da Giuseppe Conte, ascoltato sul merito  dal Comitato,  in quanto  l’episodio si riferisce al periodo in cui  Conte  era Presidente del Consiglio.

Urso ha risposto a domande sulla sicurezza energetica e non solo sulla quella della Difesa. “Negli ultimi 20 anni – ha precisato – l’Italia ha  aumentato l’importazione del gas russo invece che diminuirlo e ha ridotto la propria  produzione nazionale. Il Comitato  lo ha segnalato più volte ribadendo che il piano di sicurezza energetica dovesse portare  ad una maggiore autonomia del nostro paese dalla dipendenza energetica della Russia”.

Poi il Presidente ha affrontato il tema della guerra informatica. “Mosca –  ha continuato Urso – “ha da sempre avuto una postura aggressiva…non bisogna dimenticare che è all’avanguardia nella guerra cybernetica”  –  spiegando che forse abbiamo un pò sottovalutato sebbene anche in questo caso, il COPASIR sulla base delle informazioni dei Servizi e della Difesa, lo avrebbe da tempo segnalato ai vari Governi. “Siamo esposti agli  attacchi cibernetici e la Russia è il paese più attrezzato sugli attacchi cibernetici anche se è difficile stabilire se la fonte degli attacchi sia dovuta a iniziative dei Servizi russi  o sia dovuta  ad organizzazioni criminali, che comunque da fonti dei nostri Servizi opererebbero, comunque, dalla Russia”.  Secondo Urso anche questo aspetto era stato fatto presente nel corso di questi anni da parte del Comitato, ma i Governi evidentemente non avevano capito l’importanza del fenomeno e non aveva adottato particolari provvedimenti atti a contenerlo. Solo recentemente, ha precisato,  l’attacco informatico è stato definito come un attacco alla difesa e alla sicurezza nazionale, pertanto, Urso ha ribadito che è  stato opportuno l’Ordine del Giorno approvato dalla Camera dei Deputati  che prevede di  aggiungere uno o,5% in più per le spese della difesa. Oggi , come ha replicato  il Premier Mario Draghi alle critiche sul provvedimento mosse da alcuni esponenti politici, serve più che mai con il  nuovo assetto geopolitico e le esigenze di maggiore sicurezza che si sino evidenziate dopo lo scoppio del conflitto in Ucraina.

Per quanto riguarda la sicurezza nazionale il Presidente del COPASIR ha sottolineato che l’Italia fa  parte dell’Alleanza Atlantica e come tutti gli Stati membri, è protetta dall’Articolo 5. Pertanto, come è stato ribadito con chiarezza anche da Biden ieri a Varsavia, nessun paese è stato mai attaccato e difficilmente lo sarà, perchè scatenerebbe la reazione dei suoi alleati. L’articolo 5 è stato applicato solo una volta, in occasione dell’attacco di Al Qaeda alle Torri Gemelle.

“L’invasione dell’Ucraina – secondo Urso” – è solo  una tappa del piano strategico politico di Putin” ed ha spiegato che bisogna potenziare le forze della Difesa europea perchè anche  l’Europa è in ritardo su questa strategia. Urso ha spiegato che serve un’unità strategica e di  investimenti comuni, in modo che ci sia una razionalizzazione delle risorse, con programmi che puntino razionalizzare comuni progetti di difesa diversamente da quanto è accaduto sino ad oggi.

Alla domanda su una possibile fine del conflitto, il Presidente del COPASIR ha ribadito che la “via diplomatica va comunque perseguita”, ma che la  prima condizione è che la Russia “fermi il suo esercito” e ci sia una tregua. Non si può negoziare se perdura lo  stato di guerra, ha concluso il Presdiente del COPASIR, tanto più  se uno dei due contendenti  continua a bombardare utilizzando armi vietate e accanendosi sui civili e sui servizi essenziali, come scuole e ospedali.

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Redazione

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