Il Ministero della Salute, potrebbe prendere misure più rigorose per contenere i contagi dovuti alle nuove varianti del Coronavirus..Istituire cioè delle zone rosse locali.Un’ipotesi che il Ministero starebbe prendendo in considerazione in vista del nuovo monitoraggio settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità.
Il timore è che le varianti inglese e brasiliana del virus, che stanno ampiamente circolando in tutta Europa e di cui aumentano le segnalazioni anche in Italia, possano provocare una nuova ondata di contagi.
Preoccupano due Regioni in particolare: l’Umbria e l’Abruzzo. Nella prima si sta assistendo a un incremento di contagi, nella seconda gli ospedali ricominciano a mostrare segni di affanno. In entrambe sono stati registrati casi dovuti alla variante brasiliana,il che potrebbe spiegare l’anomalo aumento di nuove infezioni.
Zone rosse a livello locale
Non si esclude, quindi, che possano scattare nuove misure restrittive, nonostante l’Italia sia quasi interamente colorata di giallo. Ciò significa lockdown a livello locale, ulteriore stretta ai viaggi all’estero e una possibile proroga del divieto di spostamento tra Regioni. Difatti il Decreto legge di divieto di circolazione interregionale è fino al 15 di febbraio. Purtroppo non è scontato che dal 16 decadrà la norma e si potrà tornare a spostarsi, senza validi motivi, da una Regione all’altra. Specie alla luce delle nuove varianti del virus, che secondo gli esperti potrebbero ragionevolmente imporsi sul ceppo originale e rimpiazzarlo
Per le varianti serve il tampone molecolare
Le varianti non si riconoscono tramite test antigenico rapido, ma serve il tampone molecolare. Ecco perché, tra le indicazioni del Ministero della Salute, accanto all’eventualità di stringere le maglie delle restrizioni in caso di peggioramento dei dati, ci sono il potenziamento del tracciamento e del sequenziamento.