Cosa sono e perchè e come usare i password manager

Usare la stessa password per tutto? Ci aiutano  i password manager,  software che archiviano e ricordano tutte le nostre password e ci aiutano a generarne di nuove e sicure a ogni nuova iscrizione. I browser più popolari (come Chrome, Firefox e Safari) hanno di default un password manager capace di aiutarci nell’arduo compito di gestire in sicurezza i nostri account online: oltre alle password possono memorizzare i nostri dati per riempire i form di iscrizione (nome, cognome, indirizzo, numero di telefono) rendendo i vari passaggi rapidi e indolori. In più possono sincronizzarli su vari device, ma non senza qualche limitazione. 

Keychain di Apple funziona solo su iOS, Password Manager di Google è esclusivo per Android. Un po’ di flessibilità in più la dà Lockwise, basato su Firefox, per cui si può scaricare una mobile app che supporta entrambi o i sistemi operativi. Esistono poi delle app di terze parti, che lavorano su piattaforme multiple, come Dashlane, 1Password e LastPass, gratuite o con piani di abbonamento. Scegliere non è semplice, e le preoccupazioni per la sicurezza ci sono in entrambi i casi.

Sul suo blog Tavis Ormandy, che si occupa di vulnerabilità dei sistemi per Google, ha sottolineato però che,  questi software  si appoggiano alle estensioni dei browser per auto completare dati e password e queste estensioni possono essere vulnerabili agli attacchi. Non è la prima volta che Ormandy porta alla luce difetti in queste app.

Questa volta gli hanno risposto il Chief Technology Officer di Dashlane Frederic Rivain, che ha commentato “Nessuno può assicurare un rischio zero, ma quello che importa dalla nostra prospettiva è che affidiamo alle best practice del settore per minimizzare i rischi” e Rick van Galen, esperto di sicurezza di 1Password, che, più interlocutorio, ha apprezzato l’intervento di Ormandy, ma ha rassicurato gli utenti che 1Password è a conoscenza delle sfide e dei problemi sollevati e lavora costantemente per affrontarli.

I password manager di terze parti hanno, però, una serie di vantaggi, tra cui una maggiore protezione all’accesso, la possibilità di essere usati su più piattaforme, e quella di ricordare non solo i login e le password ma tutta una serie di altri dati utili. Quelli integrati, d’altra parte, sono più comodi – e senza costi extra – se non si cambia ecosistema.

Apple KeyChain, in particolare, lavora senza intoppi in tutto l’universo Apple e utilizza sistemi di riconoscimento facciale o autenticazione a più fattori ogni volta che si desidera usare una password memorizzata. Per Google Password Manager, invece, l’accesso ai device vuol dire automaticamente l’accesso alle password. E’ quindi importante proteggere i device, ovviamente con una password sicura, non a riempimento automatico e ricordandosi di fare logout ogni volta.

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Redazione

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