Covid in Italia: 34.500 nuovi casi e 445 morti

Il Direttore Prevenzione del Ministero della Salute, Gianni Rezza, ha dichiarato: “L’aggiornamento sui dati di oggi non va bene , con 34.500 casi, non è un buon segnale anche perché la percentuale di tamponi positivi supera il 10%. Anche i decessi 445, sono molti. Circa 220 mila tamponi, 99 in terapia intensiva. Nei giorni scorsi la situazione sembrava essersi stabilizzata pur tenendo conto della variabilità quotidiana ma il dato di oggi ci dice che sembra che globalmente ancora il virus corre e frenarlo è necessario”.

Rezza ha anche affermato: “Si lavora su indicatori come incidenza, Rt, occupaziune posti letto: se c’è un regione con apparentemente pochi casi e ha alta occupazione terapie intensive, quella è una regione in sofferenza . Sono dati che vanno letti nella loro interezza. Dati che fanno riferimento a incidenza, Rt e resilienza”. Il Presidente ha anche specificato che fra 14 giorni ci potrà essere una descalation per le regioni e se ci fossero situazioni diverse, altre regioni potrebbero diventare rosse.

Il Presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, ha dichiarato:“Oggi siamo in una fase di transizione in cui ci sono delle ricrescite e bisogna intervenire per riportare la curva in una fase più controllata. Oggi siamo in una fase di transizione in cui ci sono delle ricrescite e bisogna intervenire per riportare la curva in una fase più controllata”.

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