Cpr Milano: in corso perquisizioni e acquisizioni di documentazione

In corso un’operazione, condotta dall’Autorità giudiziaria e i finanzieri del Comando Provinciale di Milano, presso il Centro di Permanenza per il Rimpatrio di Milano.

Perquisizioni, acquisizione di documentazione, queste le attività svolte al momento dai finanzieri, come specificato in una nota dalla Procura della Repubblica di Milano, rilanciata dall’Adnkronos.

Si vagliano ipotesi riguardanti episodi di frodi nelle pubbliche forniture e la turbata libertà degli incanti, realizzate dalla società aggiudicataria dell’appalto per la gestione del centro. In queste ore si sta procedendo alla notifica delle informazioni di garanzia, senza tralasciare le responsabilità personali relative ai citati reati anche in tema di responsabilità amministrativa degli enti in relazione agli illeciti penali commessi dal management della società a vantaggio di quest’ultima.

I contenuti del decreto di ispezione del Cpr raccontano di un presidio sanitario, con medici e infermieri, assolutamente inadeguato, con mancanza di medicinali e visite di idoneità alla vita agli ospiti con epilessia, epatite, tumore al cervello e altre gravi patologie assolutamente carenti.

Sarebbe largamente insufficiente anche il supporto psicologico e psichiatrico, fornito da personale che non conosce la lingua degli ospiti.

Preoccupante il passaggio proprio sugli ospiti, che vivrebbero in una struttura con camere sporche e bagni in condizioni vergognose e ai quali viene servito cibo maleodorante, avariato e scaduto.
Secondo l’accusa la società che gestisce il Centro, Martinina Srl, con sede a Pontecagnano Faiano, in provincia di Salerno, non avrebbe fornito i servizi previsti dal bando di gara. Oltre alla società, gli indagati sono l’amministratore di fatto e di diritto della società.

(Foto da Pixabay)

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