IVASS

Dall’ IVASS una fotografia del sistema assicurativo nazionale e un importante annuncio

Qual è lo stato di salute del mondo assicurativo italiano?  Quali i suoi aspetti cruciali di operatività? E quali le possibili novità a breve,  in tema di struttura dell’Autorità di Vigilanza del settore? Sono alcuni degli interrogativi ai quali ha fornito una solida e puntuale risposta la Relazione del Presidente dell’IVASS, Luigi Federico Signorini, presentata a Roma la scorsa settimana .

Subito un aspetto rassicurante sulla solidità della situazione patrimoniale delle compagnie. Nonostante gli effetti negativi della diffusione della Pandemia da Covid ‘19 e le recenti tensioni di mercato, a fine dello scorso maggio, infatti,  l’indice medio di solvibilità si collocava al 234%; e ,inoltre, quel che è altrettanto significativo, nessuna impresa assicurativa risultava essere scesa sotto il 100%. Un indicatore, quello della solvibilità, tenuto costantemente sotto osservazione, sia dall’IVASS, sia dalle singole compagnie, obbligate a fornire aggiornamenti mensili, anche alla luce dell’ingente quantitativo di Titoli di Stato italiani (310 miliardi di euro) detenuto nei propri portafogli.

Quanto alla redditività il ROE delle compagnie assicurative risulta sceso nel 2021 al 9%, soprattutto per la contrazione della redditività del ramo danni, che, viceversa, l’anno precedente aveva potuto beneficiare della diminuzione dei sinistri automobilistici, legata all’applicazione delle misure di lockdown.

Se, poi, la raccolta premi è cresciuta di 4 punti percentuali riportandosi ai livelli prepandemici, preoccupa, invece la marcata crescita dell’inflazione, che sta generando un significativo rialzo dei costi del comparto danni dovuto alla crescita degli oneri per sinistri. Inoltre, va sottolineato che l’aspetto dell’inflazione, particolarmente evidente nel settore RCA per il riflesso sui prezzi delle riparazioni e dei ricambi, rischia di interrompere il processo di riduzione dei prezzi medi (negli ultimi 10 anni vi è stato un calo del 38% e lo scorso anno si attestava a quota 353 euro)  con la conseguenza di allargare la forbice preesistente rispetto ai valori medi dei 4 maggiori Paesi Europei.

Lasciando gli esiti statistici della Relazione, c’è, poi, da ricordare un suo passaggio che accende il faro dell’attenzione sull’indagine Invind, condotta dalla Banca d’Italia, per comprendere il divario tra piccole e grandi impese nella propensione ad assicurarsi e che certifica la bassa diffusione di coperture assicurative in Italia. Una criticità, legata a ragioni,  sia dal lato dell’offerta, sia da quello della domanda, che può anche essere letta come una sfida per il mondo assicurativo ad allargare il proprio perimetro di operatività e a migliorare la gamma di prodotti assicurativi.

E, infine, va fatto un cenno all’annuncio di Signorini, circa la proposta avanzata al Governo, d’intesa con la Banca d’Italia, finalizzata alla trasformazione dell’IVASS in ente strumentale della stessa Banca d’Italia. Una proposta, che riecheggia l’esempio dell’assetto esistente in altri Paesi Europei e che rappresenterebbe, ove fosse accolta, la meta di un percorso di stretta collaborazione tra le due entità iniziato operativamente all’alba del 2013.

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