Per la BCE il deprezzamento dell’euro è “un importante cambiamento nel contesto esterno e comporta maggiori pressioni inflazionistiche per l’area dell’euro, in particolare attraverso i maggiori costi delle importazioni di energia“.
Durante la riunione del 21 luglio, i membri del board hanno sottolineato che competitività e sostegno alla crescita, normalmente associati al deprezzamento, “sono stati ostacolati” dalle restrizioni logistiche globali.
Secondo la BCE il deprezzamento nei confronti del dollaro è prevalentemente dovuto a talune politiche monetarie divergenti che riflettono le differenze nelle prospettive delle due economie”.