Dengue, aumentano le segnalazioni di casi sospetti in Italia

Aumentano le segnalazioni di casi sospetti di Dengue in Italia. Un allarme, questo, che secondo gli esperti del settore deve richiamare il Paese all’attenzione. Gli ultimi casi hanno riguardato un paziente arrivato a Genova dall’Argentina e un uomo a Brescia. Ulteriori episodi sono stati segnalati a Busto Arsizio e in Veneto.

Il Ministero della Salute ha diffuso già tre circolari  al fine di sensibilizzare sulla Dengue, scrivendo ad aeroporti, porti e medicina del territorio.

Pier Luigi Lopalco, docente di Igiene all’università del Salento, ha parlato con Adnkronos Salute: “Le azioni preventive da intraprendere sono duplici. Controllo delle zanzare e sorveglianza dei casi di malattia. Bisogna rafforzare queste due azioni. L’estate si avvicina e bisogna agire subito. Siamo in tempo per prendere la situazione in seria considerazione. L’Italia, per motivi legati al clima e alla presenza di zone umide, è a rischio di introduzione di malattie legate alle zanzare“.

Anche per Fabrizio Pregliasco, considerati i numeri attuali e la possibilità di avere casi autoctoni di Dengue in Italia, è necessario fare attenzione. Secondo il virologo è quantomai necessaria un’azione coordinata da parte di popolazione e istituzioni al fine di contrastare la proliferazione della zanzara tigre. Più del 60-70% dei casi di Dengue sono asintomatici, quindi i contagi che arrivano all’attenzione dei sistemi di monitoraggio rappresentano la punta di un iceberg“. Esiste un grande ‘sommerso’ anche per questa infezione così come succede per Covid”, ha precisato Pregliasco.

(Foto da Pixabay)

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Redazione

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