Il filo del Rotary nel labirinto della crisi e la tecnologia per riscrivere il domani

Si è tenuto a Fiuggi, dal 25 al 27 giugno, il 64° Congresso del Distretto 2080 del Rotary International 2080, denominato “Tra Dedalo e Arianna, il filo del Rotary nel labirinto della crisi”, che si è si è concluso con il passaggio del collare tra il DG Giovambattista Mollicone e il DGE Gabriele Andria e che ha visto la partecipazione straordinaria del rappresentante del Presidente Internazionale Suzi C. Howe e di ospiti del mondo della scienza, della cultura, dell’innovazione e della politica, che hanno animato diversi tavoli di lavoro dedicati all’ambiente, alla pace, alla salute, all’Europa e alle nuove dinamiche comunitarie legate alla Next Generation. Le tematiche affrontate rappresentano, come ha sottolineato il Governatore del Distretto 2080 del Rotary, Giovambattista Molliconealtrettanti passaggi chiave di un cambiamento epocale che coinvolge tutti ed in tale ottica anche l’associazionismo proattivo come il Rotary, dovrà subire una mutazione investendo nei giovani, nella diffusione locale e nelle professionalità e specializzazione dei soci”.

L’evento pandemico ha fortemente condizionato le attività dei Club Italiani e di tutto il Mondo durante l’intero anno rotariano. Nonostante le difficoltà, il lavoro svolto dai Rotariani è stato esemplare. Dopo quasi due anni di analisi del lavoro svolto e riunioni in modalità da remoto, con protagonisti collegati da ogni continente, si è pensato ad un momento di fiducia e speranza che, nel pieno rispetto e scrupolosa osservanza delle disposizioni governative in tema di sicurezza sanitaria, riportasse i rotariani alla condivisione dell’esperienza congressuale, con un evento in presenza.    Il  Rotary Club Roma Cassia, ha avuto nell’organizzazione del 64° Congresso di Fiuggi, quale prefetto del Congresso, Lucia Viscio, segretario distrettuale zona Roma, e la partecipazione di Mauro Antonetti, presidente AR 2020-2021, di Franz Martinelli presidente AR 2021-2022 e presidente commissione Rotary Foundation,  di Catello Masullo, istruttore di Club, presidente Commissione Effettivo e membro della Commissione progetti del Distretto 2080, e Massimo Claudio Comparini, amministratore delegato di Thales Alenia Space Italia, con la sua relazione   nella sessione dedicata all’Ambiente.

L’innovazione, la tecnologia e lo sviluppo delle nuove potenzialità della space economy hanno caratterizzato l’intervento di Comparini, che insegue la visione del Rotary nel garantire un futuro migliore e sereno all’umanità.  Il coinvolgimento degli imprenditori privati nell’esplorazione spaziale rappresenta un punto di rottura che ha cambiato completamente il paradigma del settore. Dal monopolio delle Agenzie spaziali nazionali allo sviluppo di nuovi programmi, che coinvolgono con un ruolo sempre più attivo gli sponsor privati e la progettazione di attività di esplorazione spaziale aperte anche agli imprenditori più visionari, possiamo ritrovare gli elementi che sicuramente caratterizzeranno il futuro e il benessere dell’umanità. Durante i lavori di Fiuggi, Massimo Comparini, socio del Rotary Club Roma Cassia e socio fondatore di Gi.&Me. Association, ha relazionato sul ruolo delle tecnologie spaziali nel fornire servizi, informazioni e proteggere l’ambiente. “Le tecnologie spaziali sono utili per fornire informazioni dettagliate nella protezione dell’ambiente e per creare un pianeta sostenibile. Attraverso l’osservazione della Terra, la navigazione satellitare e la connettività globale possiamo capire il passato del pianeta, l’attualità della terra, delle foreste, l’evoluzione futura degli oceani alle prese con il cambiamento climatico, possiamo monitorare l’aria e l’inquinamento del suolo, sviluppare progetti in agricoltura innovativa e sostenibile, possiamo capire cosa succede ai poli, che sono i sensori naturali dello stato del Pianeta e tante altre innovazioni utili allo sviluppo di una visione occupazionale sostenibile e sicura. Abbiamo una sfida globale da affrontare”, ha dichiarato Massimo Comparini.

Dall’agricoltura sostenibile alla sicurezza alimentare si possono dar vita a nuove idee con importanti margini di crescita, un significativo ritorno in termini di sviluppo produttivo ed economico non solo per l’Italia, ma per l’intero Mediterraneo. Un percorso condiviso da Gi.&Me. Association che nel corso degli ultimi anni ha ben compreso che l’agricoltura, così come altri settori fondamentali dell’ecosistema terrestre, ottiene grandi benefici che arrivano dallo spazio. Progetti e idee che grazie alle sentinelle satellitari, che da orbite diverse osservano terreni e colture, indicano ai proprietari se un un’area è più o meno favorevole, se ci sono coltivazioni buone o scadenti o se vi sono problemi di accesso idrico. Il segreto è nell’osservazione e nel monitoraggio della Terra. Un sistema innovativo e tecnologico che parte da lontano: dai primi satelliti americani sino ai sofisticati satelliti europei di oggi, molti dei quali realizzati con il contributo di società e startup d’eccellenza Made in Italy.

 

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