Morta Lina Wurtmuller. Il ricordo di Mattarella e Casellati e l’attore Giancarlo Giannini

Lutto nel cinema. È morta Lina Wertmüller, aveva 93 anni, una delle più grandi registe italiane, vincitrice del Premio Oscar alla carriera, ai tempi di “Pasqualino settebellezze” nel 1976, che ne portò a casa ben quattro, così come si era già distinta nel mondo degli sceneggiati in tv con la trionfale accoglienza del “Giornalino di Giamburrasca” tra il 1964-65.


Lina Wertmüller è stata protagonista della nostra cinematografia con film passati alla storia come “Mimì metallurgico ferito nell’onore“, “Film d’amore e d’anarchia” o “Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto.

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha espresso il proprio cordoglio per la scomparsa di Lina Wertmüller –  “regista e intellettuale di grande finezza, che ha dato vita in tutta la sua prestigiosa carriera cinematografica a film e personaggi indimenticabili” – si legge in una nota del Quirinale.”

Giancarlo Gianni la ricorda così: “Ho vissuto con lei e  con lei ho fatto i film più belli… l’ultima volta che l’ho sentita mi disse ‘Giancarlino, sto scrivendo una sceneggiatura, la fai con me? Le risposi subito di sì”.

Giancarlo Giannini affida all’Adnkronos il suo ricordo di Lina Wertmuller, scomparsa oggi a 93 anni, al quale lo lega un lungo e stellare sodalizio artistico e umano. “Se non ci fosse stata lei non sarei qui. E’ lei che mi ha costruito. E’ cominciato tutto per gioco, i primi film che abbiamo fatto durante l’estate mentre io facevo teatro li abbiamo girati in venti giorni, e ci lavoravano attori straordinari, come Giulietta Masina, Rita Pavone“.

 

 

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