Sparatoria a Praga: i messaggi di suicidio del killer

Si è verificata una sparatoria nella facoltà di filosofia alla Charles University. Il responsabile, uno studente ceco di 24 anni, è stato probabilmente “neutralizzato” dalla Polizia oppure potrebbe esserci suicidato. Secondo un primo bilancio, sono morte 11 persone e una trentina sono rimaste ferite, di cui nove gravi.

La Polizia di Praga sarebbe intervenuta in seguito alla segnalazione di una sparatoria presso l’Università. Conforme a quanto comunicato in un post ufficiale dell’istituzione accademica, sembrerebbe trattarsi di un cecchino posizionato al quarto piano dell’edificio coinvolto.

La Polizia avrebbe confermato la neutralizzazione dell’individuo, come indicato nelle informazioni divulgate su X. Per coloro all’interno della struttura, viene consigliato di rimanere nelle aule universitarie e di barricarsi utilizzando i mobili.

Altri colpi di arma da fuoco sono stati riportati nella facoltà d’arte, situata nel centro cittadino. Secondo quanto dichiarato dalla polizia in un comunicato successivo agli interventi iniziali su X, il cecchino sarebbe stato neutralizzato.

Ulteriori dettagli saranno forniti nelle prossime ore durante il corso delle operazioni di polizia e dei soccorsi alle persone coinvolte.

Sembra proprio che David Kozak, studente ceco di 24 anni sia, dunque, il responsabile della sparatoria nell’università di Praga. Diverse fonti, citando messaggi lasciati da Kozak sui social media, suggeriscono che il giovane si sia suicidato.

In un messaggio sul diario creato su Telegram, Kozak scrive: “Mi presento, mi chiamo David e voglio fare una sparatoria a scuola e possibilmente suicidarmi”. Nel messaggio, dichiara di aver sempre desiderato uccidere e di aver realizzato che era più conveniente compiere una strage di massa anziché diventare un serial killer.

Su Telegram, Kozak menziona Alina Afanaskina, la ragazza russa di 14 anni che il 7 dicembre ha commesso una sparatoria in una scuola di Bryansk, uccidendo due compagni di classe, ferendone 5 e poi suicidandosi. Nel messaggio, Kozak afferma che Alina lo ha aiutato e che sembrava essere arrivata in suo soccorso dal cielo giusto in tempo.

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