Tassa sui rifiuti aumentata del 2,4% in un anno

Secondo lo studio del Servizio Lavoro Coesione e Territorio della UIL, che ha elaborato i costi in 105 città capoluogo di provincia.n 5 anni, tra il 2016 ed il 2020, la Tassa sui Rifiuti (TARI) è aumentata mediamente del 2,4%, mentre tra il 2019 e il 2020 l’aumento è dello 0,8%. Tuttavia, si legge nella nota,  in alcuni casi si sono registrate impennate fino al 35%Ivana Veronese, Segretaria confederale Uil ha dichairato che “in valori assoluti, spiega Ivana Veronese – segretaria confederale Uil – le famiglie italiane verseranno, nel 2020, nelle casse comunali, in media 307 euro, a fronte dei 304 del 2019 e dei 299 nel 2016″.

Nella classifica della tassa dei rifiuti le città più costose troviamo il Sud Italia con  Agrigento, 470 euro, Reggio Calabria, 461 euro, Cagliari, 458 euro, Salerno e Asti 455 euro,Messina 450 euro e Napoli 442 euro.

Le città meno costose sono  Potenza, 133 euro l’anno a famiglia, Novara, 164 euro, Belluno, 170 euro, a Macerata 179 euro, a Brescia 184 euro, Vercelli 183 euro, Ascoli Piceno 186 euro, Pordenone 188 euro,Vibo Valentia 190 euro, Fermo 191 euro.

Per quanto riguarda le città metropolitane, la tassa sui rifiuti pesa per 461 euro all’anno a famiglia a Reggio Calabria; 458 euro a Cagliari; 450 euro a Messina; 442 euro a Napoli; 403 euro a Catania; 371 euro a Genova; 355 euro a Bari; 336 euro a Milano; 329 euro a Torino; 322 euro a Roma; 304 euro a Venezia; 282 euro a Palermo; 249 euro a Firenze e 228 euro a Bologna.

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Redazione

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