La Fondazione Gimbe propone la creazione del logo del SSN

il governo Andreotti IV su proposta del Ministro della Sanita’ Tina Andelmi, con la legge del 23 dicembre 1978, n. 833 soppresse il sistema mutualistico ed istituì il SSN – “Servizio sanitario nazionale”, con decorrenza dal 1º luglio 1980.

Il principio guida del Servizio Sanitario Nazionale  sarebbe stato, nelle intenzioni dei suoi costitutori, quello della sanità come bene universalmente fruibile.

La legge estese l’opera di diffusione della sanità come bene pubblico essenziale e, attraverso l’istituzione del Fondo Sanitario Nazionale (FSN), incarica il governo centrale di reperire annualmente le risorse.

Il nuovo sistema sanitario, basato sul ruolo fondamentale delle Regioni, fu realizzato su iniziativa di Aldo Aniasi, ministro della sanità nei governi Cossiga II e Forlani.

In occasione del compimento dei 45 anni di storia del Servizio Sanitario Nazionale, il professor Nino Cartabellotta, Presidente della Fondazione  Gimbe ha inviato al Capo dello Stato Sergio Mattarella e ai vertici delle principali Istituzioni, la formale richiesta per la creazione di un logo del Servizio Sanitario Nazionale, idoneo a identificarne, in modo inequivocabile, l’identità.

Le motivazioni  di quanto sopra vengono chiarite da Cartabellotta nell’ambito della sua richiesta, della quale riportiamo uno stralcio.

“Dalle nostre analisi – scrive Caltablotta –  è emerso che il Servizio Sanitario Nazionale a 45 anni dalla sua istituzione non possiede, a differenza di numerosi servizi sanitari regionali, un logo identificativo: questo ridimensiona nella percezione pubblica il ruolo dello Stato nella tutela della salute, oltre che l’esistenza stessa del SSN istituito con la legge 833/78”.

Per tali ragioni la Fondazione GIMBE, nell’ambito delle attività di sensibilizzazione istituzionale della campagna #salviamoSSN, ha inoltrato alla Presidenza della Repubblica e alle Alte Cariche dello Stato una formale richiesta di realizzare un logo per il Servizio Sanitario Nazionale, al fine di confermare a 60 milioni di cittadini italiani che la salute rimane un diritto costituzionale tutelato dalla Repubblica e di legittimare l’esistenza del SSN quale pilastro univoco di civiltà, democrazia e welfare”.

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