Gli attivisti dei “Fridays for future”, nati nel 2018 con la giovane attivista svedese Greta Thunberg, ritornano nelle piazze d’Italia e di tutto il mondo per ribadire con ancora più fermezza l’importanza di ridurre le emissioni nocive e sostenere un modello energetico sostenibile.
Lo sciopero globale per il clima si tiene quest’anno nella giornata di venerdì 25 marzo e coinvolgerà soprattutto i giovani preoccupati per un futuro sempre più incerto e una Terra messa a dura prova.
Lo sciopero,non è però solo per la giustizia climatica, ma vuole essere foriero di un messaggio di pace ancora più ampio, mettendo in evidenza i legami tra guerra, clima, ambiente e giustizia sociale. Le manifestazioni saranno presenti nella maggior parte delle piazze principali dei capoluoghi di provincia del nostro Paese. In tutto, le iniziative registrate ufficialmente, hanno raggiunto quota 143 da Nord a Sud ,passando per le grandi città come Torino ,Venezia,Milano e Bologna,Firenze ,Roma.
Fridays for future:Prima vengono le persone
Lo slogan della giornata è chiaro e non lascia spazio a incertezze: “People Not Profit”, per indicare come la salute delle persone e dell’ambiente venga prima di qualsiasi interesse economico. Più azioni concrete e meno chiacchiere, e meno interesse solo al profitto. Prima vengono le “persone”.
La Cgil a sostegno dello sciopero
Questa volta la protesta è sostenuta anche dalla Cgil, che metterà a disposizione le proprie strutture sul territorio per agevolare le iniziative pubbliche e i cortei di protesta. La lotta per il clima e diritti dei lavoratori sono argomenti che hanno infatti,molti punti in comune.
Inoltre particolare attenzione sarà data al conflitto in Ucraina. Oltre alle atrocità dal punto di vista umano, in una situazione climatica grave come quella attuale è essenziale, ripetono gli attivisti, far prevalere la cooperazione tra i popoli per lottare per il raggiungimento di un obiettivo comune, essenziale per tutti.
