La tensione non accenna a diminuire a Gaza tra la Jihad islamica e Israele. Un missile ha centrato una casa della cittadina di Sderot, senza fare vittime. In tutto i feriti sarebbero una ventina, tutti lievi. I raid israeliani nella Striscia di Gaza hanno provocato almeno 24 morti, secondo fonti palestinesi, tra cui diversi civili, anche una bimba di 5 anni, Alaa Quadoum.
“Abbiamo ucciso numerosi terroristi del Jihad Islami sul punto di compiere attacchi“, hanno affermato fonti ufficiali israeliane, sottolineando l’eliminazione di Taysir al Jaabari, uno dei principali comandanti militari dell’organizzazione islamista.
La situazione non sembra destinata a sbloccarsi al momento; l’esercito ha calcolato una settimana di operazioni e il premier Yair Lapid ha convocato il Gabinetto di sicurezza con i vertici militari per una ricognizione dello stato dell’operazione “Breaking dawn” avviata ieri. Il Ministro della difesa Benny Gantz è stato ancora più chiaro ed ha avvertito che anche i leader all’estero della Jihad islamica “dovranno pagare il prezzo” per gli attacchi condotti contro Israele. “I leader della Jihad si muovono all’estero in ristoranti e hotel, a Teheran, in Siria e in Libano“, ha concluso Gantz indicando probabilmente i possibili obiettivi.
