Gazometro: la lite che finisce in tragedia. Morto 26enne e caccia ai killer

Sono servite circa 36 ore per incastrare gli assassini di Atjon Lopci, 26 anni, accoltellato al Gazometro e morto dopo l’intervento al San Camillo di Roma.

Tutto è successo venerdì 23 luglio intorno alle 13.30; sono ancora sconosciute le cause della lite che hanno portato gli aggressori ad accoltellare alla schiena e all’addome il giovane ragazzo. Dopo l’accaduto, avvenuto in un bar pizzeria di via Ostiense vicino al Gazometro, sono stati chiamati immediatamente i carabinieri e il 118 si pensa proprio dai proprietari dell’attività.

Le condizioni di Atjon Lopci sono apparse subito gravi così da trasportarlo d’urgenza all’ospedale. Il ragazzo è stato subito operato ma la ferita è apparsa da subito molto più grave. Atjon Lopci non è riuscito a superare la notte. Gli aggressori, se in un primo momento erano ricercati per aggressione aggravata, ora rischiano una pena per omicidio volontario.

Dalle indagini dei Carabinieri del Gazometro di via Ostiense, dopo aver interrogato tutti i testimoni e sequestrato i video delle telecamere della zona, avrebbero rintracciato due dei tre ragazzi coinvolti. I due ragazzi sarebbero connazionali della vittima e avrebbero 29 e 21 anni. Delineati i contorni della lite, un quarto connazionale della vittima avrebbe anche indicato i due. La loro presenza nella discussione avvenuta in via Mercati Generali è stata confermata dalle immagini. Lo scontro verbale si è trasformato in accoltellamento, con Lopci colto alle spalle e colpito con fendenti alla schiena e all’addome. Colpi inferti con decisione che hanno provocato ferite profonde ed una copiosa perdita di sangue.

I due per ora hanno fatto perdere le proprie tracce; non sono stati rintracciati nei rispettivi luoghi di residenza. L’ipotesi è che  siano in fuga e che vengano tenuti nascosti da qualcuno. Allertata anche la Polizia Ferroviaria: il timore è che possano essersi allontanati da Roma con il treno. Nessuna traccia dell’arma del delitto, evidentemente rimasta in possesso dei due aggressori.

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