Giornata Mondiale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa: volontari in festa

È la Giornata mondiale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, la più grande organizzazione umanitaria del mondo. Oggi si celebra il lavoro di soccorso svolto dai milioni di volontari. Un’azione di maggior valore ora, con la lotta ancora aperta al Coronavirus.

Il messaggio del Capo dello Stato

MATTARELLA

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha inviato il seguente messaggio al Presidente Nazionale della Croce Rossa Italiana, Francesco Rocca.

“Nel giorno in cui la nascita della Croce Rossa viene ricordata e celebrata da migliaia di persone, che ripercorrono insieme il cammino dei feriti soccorsi al termine della battaglia di Solferino del 1859, desidero rivolgere il saluto più cordiale a tutti gli operatori e i volontari di questa gloriosa Associazione che, nel tempo, continua a esprimere i piu’ alti valori di umanità, di solidarietà, di fraternità.

Ricorrono infatti i 160 anni dalle vicende di guerra da cui scaturi’ l’idea originaria della Croce Rossa, e nel contempo celebriamo il 100° anniversario della Federazione Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa. Il gesto di aiuto, la condivisione popolare del soccorso, la mano tesa verso chi soffre e rischia di non farcela sono diventate pietre angolari della nostra civiltà e della stessa vita sociale, essendo ormai chiaro a tutti che senza uno spirito solidale non c’e’ vero progresso, ne’ benessere. La professionalità degli operatori e la generosità dei volontari sono diventati uno straordinario patrimonio per il nostro Paese, e per il mondo intero“. “Abbiamo il dovere di testimoniare ancora questi valori, affinché possano essere trasmessi alle generazioni più giovani. La solidarietà è cultura, è scuola di vita: rende migliore una comunità e restituisce alle persone molto più del sacrificio che e’ stato donato“, sottolinea il Capo dello Stato.

 

Il messaggio del Ministro della Salute Roberto Speranza.

L’8 maggio del 1828 nasce il fondatore Henry Dunant

La scelta di questa data è connessa al giorno di nascita di Henry Dunant, considerato fondatore dell’associazione, l’8 maggio 1828. All’età di 35 anni, nel 1863, Dunant crea il Comitato ginevrino di Soccorso dei Militari feriti o Comitato dei Cinque. Sono i prodromi del successivo Comitato Internazionale della Croce Rossa.

Dunant fonda l’associazione con il giurista Gustave Moynier, il generale Guillaume-Hernri Dufour e i medici Louis Appia e Theodore Maunoir. Lo fa a seguito della terribile carneficina e disorganizzazione con cui vengono portati i soccorsi durante la battaglia di Solferino e San Martino, il 24 giugno 1859.

Il messaggio del Presidente della Croce Rossa italiana Francesco Rocca

I numeri della Croce Rossa Italiana durante l’emergenza Covid-19

Il movimento basa tutta la sua azione su 7 principi fondamentali: umanità, imparzialità, neutralità, indipendenza, volontarietà, unità e universalità. Questi valori vengono rinnovati e comunicati oggi nella giornata di oggi. Con manifestazioni ed eventi in tante città,  in tutto il mondo, l’associazione racconta il suo intervento in decine di Paesi.

Fin dall’inizio dell’emergenza Covid-19 sono stati oltre 150mila i volontari della Croce Rossa Italiana presenti su tutto il territorio tra personale medico e chi si occupa della consegna di medicinali e spesa alla fascia più vulnerabile della popolazione. «Abbiamo fatto una chiamata per i “volontari temporanei”», ha spiegato il Presidente Rocca, «per far fronte alle tante necessità del Paese. Le nostre idee siano il faro in questi momenti bui che possiamo e dobbiamo trasformare in una nuova rivoluzione, quella del tempo della gentilezza»

Una volta scoppiata l’epidemia, in collaborazione con il Ministero della Salute, la CRI ha iniziato a gestire in sicurezza il trasporto dei casi potenzialmente sospetti verso le Strutture Sanitarie di competenza, attraverso l’uso dei mezzi speciali per il  biocontenimentoe predisposti in caso di emergenze sanitarie come questa. «Il paziente numero 1, il famoso Mattia, lo abbiamo preso noi», racconta Francesco Rocco, presidente della Croce Rossa. «Ma già nelle settimane precedenti all’inizio dell’emergenza nazionale i nostri volontari erano attivi per le procedure di misurazione della temperatura corporea dei viaggiatori in ingresso in Italia».

Sono oltre 150mila i volontari attivi su tutto il territorio: «Alcuni dei nostri medici e infermieri stanno lavorando nelle zone più delicate, come Bergamo e Brescia», spiega Rocca. «Ma sono tanti volontari impegnati anche nella consegna della spesa e dei farmaci alle persone anziane o che si trovano in condizioni di fragilità».

Rocca aggiunge: “mi torna ancora una volta in mente il nostro Padre Fondatore che, nelle sue ultime volontà, chiese di essere sepolto in una fossa comune e spiegò il motivo con questa frase: l’uomo è irrilevante e insignificante davanti alle proprie idee. Ci risolleveremo, perché i nostri gesti sono il frutto di queste Idee, capaci da quasi due secoli di trasformare la morte in vita».

 

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