Gli obiettivi Ue di riciclo e la sfida italiana e il ruolo di Coripet

La sfida dei prossimi mesi sarà sempre più l’efficientamento del sistema delle raccolte selettive e tradizionali. Per l’Italia sono due gli obiettivi sfidanti: entro il 2025 i territori dovranno raccogliere almeno il 77% di bottiglie in Pet post consumo e il 90% entro il 2029. Contestualmente, chi utilizza questi contenitori per vendere i propri prodotti avrà l’obbligo di produrli con almeno il 25% di Pet riciclato a partire dal 2025 e il 30% a partire dal 2030.

Presso la sala stampa della Camera il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica Gilberto Pichetto, Erica Mazzetti, VIII Commissione ambiente, Corrado Dentis, presidente Coripet, Mirko Nigro, hanno tenuto una conferenza.

Guardando alla raccolta selettiva del Pet, dal 2020 Coripet ,consorzio volontario senza scopo di lucro che ha come mission la raccolta e l’avvio a riciclo delle bottiglie in Pet dopo il loro utilizzo, con l’installazione degli ecocompattatori su gran parte del territorio nazionale, ha avviato una modalità efficace di recupero che è cresciuta costantemente negli anni.

Dentis  ha dichiarato: “I dati danno conferma non solo di una crescita graduale ma anche di una buona risposta da parte dei cittadini  nel 2023 si contano 1206 ecocompattatori installati, con un riciclo di oltre 141 milioni di bottiglie e un incremento del +100% rispetto agli anni precedenti. Il nostro obiettivo è di arrivare nei prossimi anni a 5mila macchine installate, incrementando la percentuale di riciclo realizzata con gli eco-compattatori”.

Dentis aggiunge:“La nostra attenzione, inoltre, si sta concentrando anche sul RPet alimentare, il cui utilizzo in Italia è molto basso, il 9%, potremmo dire quasi assente. C’è un mercato da creare e un primo obiettivo da raggiungere, ovvero almeno il 25% di plastica riciclata per uso alimentare dal 2025″.

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Adnkronos

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