Le temperature di queste ultime ore non aiutano i Vigili del fuoco in quello che si sta trasformando nel più grande incendio divampato in Grecia.
Un vasto incendio è divampato in una foresta di conifere in Grecia, a Nord di Atene; incendio che ha generato una densa nube di fumo che ha avvolto molte aree vicino alla capitale. Le fiamme hanno danneggiato una dozzina di case e distrutto diverse auto. Sono stati evacuati, in particolare, i residenti di Stamata, a circa 30 km a Nord da Atene. Per spegnere l’incendio sono stati impiegati 8 aerei e 12 elicotteri oltre a 300 uomini a terra. Le temperature oscillano tra i +42°C e i +44°C, ma secondo i meteorologi si raggiungeranno i +45°C nei prossimi giorni.
Il Ministro della Protezione Civile, Mijalis Jrisojoidis, ha invitato la cittadinanza a evitare tutte le attività che possano provocare incendi, ma la situazione è già difficile nel Peloponneso. Cinque villaggi vicino alla città di Patrasso, nel nord-ovest del Peloponneso, sono stati evacuati. Sono aumentate a otto le persone rimaste ferite nel grosso incendio boschivo che avanza da ieri e una decina di case distrutte.
Nel frattempo gli ospedali di Patrasso e della cittadina di Aigio si sono predisposti ad accogliere feriti. È stata messa in allerta anche la Guardia costiera, alla ricerca di bagnanti intossicati dal fumo e che si siano lanciati in mare per sfuggire alle fiamme. Secondo le stime dell’Osservatorio di Atene, che si basa sulle immagini del satellite ambientale europeo Sentinel 2, più di 3.000 ettari di pinete e uliveti sono bruciati ad Achaia, vicino a Patrasso, nella penisola del Peloponneso. Il bilancio potrebbe aggravarsi ulteriormente, perché l’incendio, divampato sabato, non è ancora del tutto sotto controllo, hanno precisato i servizi meteorologici all’Agenzia greca ANA.
Oltre la Grecia anche la Turchia è in mano al fuoco
In Turchia, è salito a 8 il bilancio delle vittime degli incendi che stanno devastando la costa meridionale da quasi una settimana: sono 129 i roghi individuati in 35 distretti, tra cui le province di Antalya, Mugla, Manavgat e Marmaris. In base a quanto dichiarato dal Ministro dell’Ambiente Bekir Pakdemirli 122 sono sotto controllo, ma i roghi continuano a creare timori nelle 32 città colpite. Al momento solo 4 aerei e 17 elicotteri sono impegnati in una lotta contro il tempo per arginare le fiamme; si contano 507 feriti in totale, 497 dei quali sono stati dimessi. Sono state curate per problemi respiratori 186 delle persone evacuate dai villaggi circondati dalle fiamme.