Green Pass Obbligatorio: oltre i portuali di Trieste anche i camionisti pronti a fermarsi

Come ormai è noto, domani 15 ottobre, entrerà in vigore il Green Pass obbligatorio per tutti i lavoratori. Ma non tutti sono contenti di questa decisione del Governo.

Come anticipato nel nostro articolo riguardante il possibile blocco dei portuali di Trieste, a potersi fermare potrebbero essere anche i trasporti su strada. A lanciare l’allarme sono le sigle sindacali di categoria a partire dalla Fiap: “Il problema del green pass avrà di certo un impatto sulle imprese di trasporto e logistica creando gravi danni economici, tuttavia gli effetti negativi di questa situazione ricadranno soprattutto sulla collettività e sulle industrie, con importanti ripercussioni sull’intera economia, già messa a dura prova dalla pandemia“.

Se gli autotrasportatori esteri potranno venire in Italia senza il Green Pass e questo verrà invece imposto alle imprese italiane, valuteremo di invitare le imprese a fermare i camion. Ci auguriamo di no, ma ne stiamo discutendo” – fa sapere il Presidente di Conftrasporto-Confcommercio Paolo Uggè. Pessimista anche l’Associazione Nazionale di categoria degli autotrasportatori, Assotrasporti, per cui il 15-16 ottobre si rischia che l’intero trasporto in Italia si blocchi. “Nell’autotrasporto, che in Italia muove circa il 90% della merce garantendo gli approvvigionamenti di materie prime e beni utili alla vita di tutti i giorni, viene impiegato per la maggior parte personale viaggiante straniero” dicono dalla Federazione italiana autotrasportatori professionali. 

In Italia mancano gli autotrasportatori vaccinati. I lavoratori del settore sono in maggioranza stranieri,  per questo sono sprovvisti di Green Pass. Infatti molti di loro in reatà sono vaccinati ma  con lo Sputnik, non riconosciuto dal nostro Paese. Se in più si aggiungono un’altra fetta di contrari al vaccino ecco che si materializza il rischio scaffali vuoti, crisi dei carburanti e blocco delle industrie.

La nostra confederazione raccoglie 400 mila autisti, stimiamo che il 30% di loro non abbia il Green Pass e che dunque tra pochi giorni si debbano fermare. In più c’è il tema degli stranieri; i russi che entrano in Italia per esportare la pasta nel loro Paese; i bielorussi e i polacchi che fanno arrivare da noi il grano a bord dei tir; i turchi che forniscono i materiali per il distretto della ceramica di Sassuolo. Tutti vaccinati con Sputnik o altri farmaci non autorizzati dall’Ema e dall’Aifa e dunque non ammessi per ottenere il Qr Code che dal 15 ottobre sarà obbligatorio per lavorare” – continuano dalla Federazione Italiana Autotrasportatori Professionali.

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