Guardia Costiera, sequestrate oltre 4,5 tonnellate di prodotti ittici

La Guardia Costiera della Direzione marittima del Veneto ha concluso oggi una complessa operazione di polizia a tutela della risorsa ittica, svoltasi nell’intero territorio di giurisdizione. La stessa ha visto impegnati oltre 20 militari e 4 motovedette appartenenti ai Comandi della Guardia Costiera dislocati lungo l’intero arco costiero e coordinati dal 9° Centro Regionale di Controllo Area Pesca (C.C.A.P.) del Reparto operativo della Direzione marittima del Veneto.

L’operazione “LÖWENFLÜGEL” ha avuto come obiettivi principali la tutela del consumatore finale e la tracciabilità degli scambi commerciali dei prodotti ittici lungo l’intera filiera (ingrosso, dettaglio, grande distribuzione), il contrasto alla pesca abusiva da parte di unità non autorizzate o in zone e tempi vietati e il monitoraggio della pesca e commercio delle specie sottoposte a specifico programma di controllo e ispezione (SCIP) di interesse nazionale (alici e sardine, tonno rosso, pesce spada, tonno alalunga e anguilla europea).

In particolar modo, all’interno di una azienda per il deposito/stoccaggio di prodotti alimentari, con sede nella Provincia autonoma di Bolzano, congiuntamente a personale della locale Azienda Sanitaria, sono stati rinvenuti e posti sotto sequestro amministrativo più di 4 tonnellate di prodotti ittici di varie specie, preconfezionati allo stato congelato e privi delle informazioni minime di tracciabilità obbligatorie in ogni fase della commercializzazione o riportanti etichettatura incompleta, oltre ad altri generi alimentari vari confezionati congelati con data di scadenza superata o alterata. Tali ultimi alimenti sono stati sottoposti a sequestro penale per un quantitativo pari a 850 kg. Le irregolarità riscontrate hanno comportato l’irrogazione di 2 sanzioni amministrative per un totale di 3.500 € e la comunicazione della notizia di reato all’Autorità Giudiziaria, essendo stata accertata una frode nell’esercizio del commercio, ai sensi dell’art. 515 C.P. per vendita all’ingrosso di esemplari di Tonno a pinne gialle quali esemplari di Tonno rosso e di Polpi indopacifici smerciati come moscardini.

Presso un’attività di ristorazione nel rodigino, inoltre, venivano accertate alcune non conformità maggiori con il piano di autocontrollo basato sui principi HACCP, con conseguente rischio immediato per la salute umana, constatato congiuntamente al Servizio igiene alimenti della locale Azienda Sanitaria, per cui veniva disposta la sospensione totale dell’esercizio commerciale fino a rimozione delle predette criticità.

Ulteriori controlli presso altri esercizi di ristorazione della zona di Treviso e del lungo Garda venivano rinvenuti e posti sotto sequestro amministrativo, oltre che diversi prodotti ittici non conformi in materia di etichettatura e delle informazioni minime di tracciabilità obbligatorie, anche alcune quantità di molluschi bivalvi sprovvisti di bollo sanitario prescritto dalla vigente normativa igienico-sanitaria e taluni prodotti congelati somministrati con pratiche di pubblicità ingannevole nei confronti del consumatore finale attraverso informazioni fuorvianti presenti all’interno dei menu forniti alla clientela, non specificandosi lo stato fisico del prodotto come congelato.

I risultati conseguiti, in breve: 1 comunicazione all’Autorità giudiziaria, 6 ispezioni a veicoli adibiti al trasporto di prodotto ittico; 7 ispezioni a unità da pesca; 28 ispezioni al commercio al dettaglio e/o alla ristorazione; 1 ispezione al commercio all’ingrosso e/o alla grande distribuzione; 2 ispezioni in area doganale sull’importazione di prodotto ittico proveniente da Paesi terzi; 14 sequestri per un totale di 4.651,65 kg circa di prodotto; 21 sanzioni amministrative comminate per un totale di € 36.500.

La Guardia Costiera proseguirà senza interruzione le proprie attività di vigilanza a tutela del consumatore e delle risorse ittiche, attraverso una costante presenza sul territorio, sforzi finalizzati ad evitare che sulle tavole dei consumatori possano finire prodotti potenzialmente nocivi alla salute pubblica.

(Fonte: Guardia Costiera)

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