Venerdì sera, intorno alle 22, è esplosa un’autobomba a Herat, nell’Afghanistan Occidentale. L’esplosione ha colpito una sede della Polizia. Tra le vittime ci sono donne, bambini e personale di sicurezza.
Il Portavoce del Ministero dell’Interno, Tariq Arian, ha confermato il bilancio delle vittime, che sono salite a 8 aggiungendo che 54 persone sono rimaste ferite. Invece il Portavoce del Governatore provinciale di Herat, Jailani Farhad, ha dichiarato, all’Afp, che l’esplosione ha danneggiato dozzine di case e negozi.
Il Presidente Ashraf Ghani ha incolpato i talebani, affermando, in un comunicato, che il gruppo: “ha continuato la sua guerra illegittima e la violenza contro il nostro popolo. Ha dimostrato ancora una volta di non avere alcuna intenzione di risolvere pacificamente le crisi attuali”. Ieri il Consiglio di sicurezza dell’Onu “ha condannato con la massima fermezza il numero allarmante di attacchi deliberatamente rivolti ai civili in Afghanistan”.
Il Portavoce dei talebani, Zabihullah Mujahid, ha spiegato che l’esplosione di Herat non ha legami con il loro gruppo. Anche se gli insorti del gruppo sono attivi nella Provincia Occidentale e recentemente hanno effettuato attacchi contro le Forze Governative afghane.