I Måneskin alla conquista del mondo. In classifica in oltre 30 paesi

La band romana svetta in oltre trenta paesi nel mondo con il singolo vincitore di Sanremo e Eurovision “Zitti e buoni” e il nuovo singolo “I’m your slave“. A poco meno di un mese dalla proclamazione dei Måneskin come vincitori dell’ultima edizione dell’Eurovision svoltosi a Rotterdam, la band italiana continua a macinare numeri impressionanti; sia con le canzoni singole che con l’album. Numeri che sorprendono ancora di più perché realizzati in Paesi come Regno Unito e Stati Uniti.

La loro posizione nelle classifiche Usa, dopo essere stati primi e secondi nella Top 50 viral, questa settimana li vede primi e terzi; rispettivamente con “I’m your slave” e “Zitti e buoni”. Mentre a livello globale nella Top Global sono alla 22 con una tendenza a guadagnare posizioni.  Il New York Times dedica un approfondimento ai Måneskin e anticipa che Simon Cowell, il patron di X-Factor, potrebbe diventare il loro nuovo manager. Potrebbe essere lui l’uomo giusto per dare le chiavi del mondo al gruppo che fino a pochi anni fa suonava per le strade di Roma.

Scrive il NY Times sui Måneskin: “Hanno vinto l’Eurovision. Riusciranno a conquistare il mondo? Quando il gruppo rock Maneskin ha vinto l’Eurovision Song Contest di quest’anno, era poco conosciuto fuori dall’Italia. Poi la competizione ha catapultato la band davanti a 180 milioni di telespettatori; e ha lanciato la loro canzone vincitrice “Zitti e Buoni” o “Shut Up and Behave”, nella Top 10 globale di Spotify. La prima volta per una band italiana.

A partire da mercoledì, la canzone è stata trasmessa in streaming su Spotify più di 100 milioni di volte. Con quasi 18 milioni di ascoltatori nell’ultimo mese, i Måneskin hanno ottenuto risultati migliori sul servizio di streaming nello stesso periodo di Foo Fighters o Kings of Leon.

Gli spettacoli dell’Eurovision in genere scompaiono dai riflettori non appena la competizione si conclude; ma i membri dei Måneskin sperano di sfruttare la loro fama esistente qui e l’interesse internazionale appena conquistato per diventare una rara storia di successo dell’Eurovision a lungo termine.

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