Il film “La moda del liscio” ottiene la certificazione di sostenibilità ambientale

Si sono concluse le riprese del film documentario “La moda del liscio”, diretto dalla regista e produttrice Alessandra Stefani, fondatrice di Scarabeo Entertainment. Nel film viene ripercorsa la storia di un genere musicale e culturale caratteristico della Romagna, con undici interviste fatte a musicisti, cantanti e direttori d’orchestra. La realizzazione del film documentario è avvenuta mostrando particolare attenzione alla sostenibilità ambientale e ottenendo quindi la certificazione GREEN FILM, rilasciata da Trentino Film Commission.

La realizzazione di un prodotto audiovisivo è l’insieme di diverse attività che necessitano risorse, energia, materiali, spostamenti che possono avere un impatto ambientale. Per esempio il consumo di energia e di risorse naturali, le emissioni in atmosfera, la produzione di rifiuti e il consumo idrico. Di qualunque genere sia la produzione è possibile prevedere delle azioni mitigare l’impatto ambientale anche in questo campo. È stato stimato che in media in Italia una produzione cinematografica della durata di due mesi emette circa 19 tonnellate di CO2.

Il disciplinare Green Film, elaborato da Trentino Film Commission, è uno strumento che vuole incoraggiare le produzioni di film e serie TV a ridurre l’impatto ambientale e Scarabeo Entertainment, per il suo film“La moda del liscio” ha scelto di adottarlo per essere certificata come produzione cinematografica ecosostenibile.

Per poter ottenere questa attestazione la produzione prima dell’inizio delle riprese ha redatto un piano di ottimizzazione dei trasporti e un piano di sostenibilità. Il piano contiene i criteri ambientali che la produzione si è impegnata a rispettare sul set e che sono stati verificati da un Ente Certificatore di parte terza.

Scarabeo Entertainment si è impegnata ad affrontare gli impatti ambientali più significativi per la produzione del documentario.  Per quanto riguarda i trasporti, sono stati utilizzati solo mezzi euro 6 e i viaggi sono stati gestiti attraverso un piano di ottimizzazione dei trasporti. Per la ristorazione, si è evitato il consumo di pasti d’asporto, che generano molti rifiuti, preferendo ristoranti e locali. Per le bevande sono riusciti ad abbattere il consumo di plastica acquistando delle borracce che sono state riempite presso fontane pubbliche. Sul set è stato predisposto un sistema di cassonetti per la raccolta differenziata. Per abbattere il consumo energetico, si è evitato l’uso di gruppi elettrogeni preferendo energia elettrica prelevata dalla rete. Inoltre sono state scelte solo luci a LED per tutti gli strumenti utilizzati sul set. Mentre per evitare spreco di carta le comunicazioni sono avvenute in modo digitale.

 

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