Il Presidente Assofond parla della situazione critica per le fonderie italiane

Roberto Ariotti, Presidente di Assofond, l’associazione di Confindustria  rappresenta la situazione che stanno vivendo a causa della crisi dovuta ala pandemia le fonderie italiane. Illustra i rischi per la produzione e la ripresa e dice le  fonderie italiane lanciano l’allarme sul rincaro dei prezzi delle materie prime e dei noli marittimi che potrebbe ben presto riflettersi su tutta l’economia, con il rischio concreto di trovarci ad affrontare un’impennata generalizzata dell’inflazione“.

“Il nostro Paese, in questo scenario – aggiunge – corre più “rischi di altri perché, come ben sappiamo, abbiamo una forte industria trasformativa ma siamo poveri di materie prime. Ecco perché, se i prezzi delle materie prime salgono – e peggio ancora se schizzano, come in questo momento – a farne le spese è l’intera industria italiana. Ma forse sarebbe meglio dire europea. In questo quadro, le fonderie sono nel mezzo, perché occupano una posizione strategica e fanno da snodo nelle catene del valore. C’è quindi da affrontare un discorso di capacità di approvvigionamento a monte e di consegna dei prodotti ordinati. Le materie prime prendono soprattutto la via dell’oriente, che ne richiede in quantità e non si fa troppi problemi a pagare i prezzi richiesti”.

 “Noi, che non possiamo permetterci – conclude Ariotti – di assorbire rincari che nel migliore dei casi hanno superato il 60%, veniamo riforniti con quantità contingentate e senza la possibilità di fare scorte. La situazione è preoccupante e non posso escludere a priori la prospettiva di una fermata”. 

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Redazione

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