Il Premier Draghi riceve Ursula von der Leyen al #Global Health Summit

Il Global Health Summit si svolge a Roma. Un evento organizzato dalla Presidenza italiana del G20 in partnership con la Commissione europea.
Il Presidente Draghi accoglie la Presidente della Commissione europea von der Leyen a Villa Pamphilj.

La crisi globale non è finita, dobbiamo agire in fretta“, ha detto il premier  Draghi. “In Europa stiamo iniziando a vedere la fine di questa tragedia. Ma in altri Paesi non è così. Noi dobbiamo assicurare la disponibilità dei vaccini ai Paesi più poveri. Probabilmente avremo bisogno di più cicli di vaccinazione in futuro, e aumentare la produzione è essenziale. Una proposta è quella di introdurre una sospensione dei brevetti sui vaccini Covid-19. L’Italia è aperta a questa idea – ha spiegato Draghi -, in modo mirato, limitato nel tempo e che non metta a repentaglio l’incentivo ad innovare per le aziende farmaceutiche. Ma questa proposta non garantisce che i Paesi a basso reddito siano effettivamente in grado di produrre i propri vaccini. Dobbiamo sostenerli finanziariamente e con competenze specializzate”. 

Draghi ha poi spiegato che “l’UE ha esportato circa 200 milioni di dosi di vaccini Covid-19 in 90 Paesi, circa la metà della sua produzione totale. Tutti gli Stati devono fare lo stesso. Dobbiamo revocare i divieti generali di esportazione soprattutto verso i Paesi più poveri. L’Italia è stata uno dei Paesi colpiti per primi e più duramente dalla pandemia. Abbiamo imparato le nostre lezioni e vogliamo metterle a frutto. Nella veste di presidenza del G20, vogliamo guidare la spinta globale a progettare migliori risposte globali alle crisi sanitarie attuali e future. L’Italia accoglie con favore l’iniziativa della Commissione Europea volta a produrre vaccini e prodotti sanitari nei Paesi a basso e medio reddito. Vogliamo coinvolgere le nostre aziende farmaceutiche e i nostri centri di ricerca per sostenere la produzione, in particolare in Africa. E lo faremo insieme ad altri paesi partner, tra cui Francia e Germania”. 

“Purtroppo, molti Paesi non possono permettersi di pagare questi vaccini – ha spiegato il Presidente del Consiglio. –  Questo è il motivo per cui iniziative come Act Accelerator sono così importanti. Fino ad ora l’Italia ha donato 86 milioni di euro a Covax e altri 30 milioni a progetti multilaterali collegati. Oggi sono molto lieto di annunciare che questa settimana intendiamo aumentare in modo significativo questo contributo e incrementarlo almeno di 300 milioni di euro”.


“Più di 3,4 milioni di persone – ha sottolienato Draghi – sono morte a causa del virus secondo i dati ufficiali, ma il bilancio delle vittime è sicuramente molto più alto. L’anno scorso, l’equivalente di 255 milioni di posti di lavoro a tempo pieno sono andati persi a livello globale, pari a circa quattro volte quelli persi durante la crisi finanziaria. Almeno 1,5 miliardi di studenti non hanno frequentato la scuola nel marzo dello scorso anno. Circa 700 milioni di studenti, ancora oggi, non ricevono un’istruzione in presenza.Dopo un anno e mezzo, stiamo iniziando a vedere la fine di questa tragedia. Per la prima volta, la normalità si avvicina, ha detto ancora il Premier.

“Dobbiamo agire adesso per mettere sotto controllo la pandemia in tutto il mondo, non solo in alcune regioni o Paesi, ma ovunque”, ha detto la Presidente della Commissione Europea, Ursula Von der Leyen, aprendo ufficialmente i lavori del Global Health Summit.

Abbiamo già fornito 300 milioni di dosi di vaccino al mondo e la Cina continuerà a farlo, al meglio delle sue capacità“, ha aggiunto il Presidente della Cina, Xi Jinping.

Dobbiamo, però, rifiutare – ha detto la von der Leyen – ogni tentativo di politicizzare o etichettare il virus. La manipolazione politica non aiuta la risposta interna alla pandemia di Covid, non fa altro che disturbare la cooperazione internazionale e danneggia le popolazioni in tutto il mondo”. 

Intervento anche del Presidente francese Emmanuel Macron: “Non ci dev’essere nessun tabù ogni volta che la proprietà intellettuale è un ostacolo dobbiamo dare una risposta. Se le conclusioni del G20, caro Mario, implicheranno l’uso di nuove misure in materia di proprietà intellettuale le sosterrò.”

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