In arrivo da Francoforte il primo stress test climatico

Nella primavera del prossimo anno la Banca Centrale Europea – BCE lancerà il primo stress test sui rischi climatici, indirizzato alle “banche significative”, sottoposte alla sua diretta vigilanza. Va subito precisato che si tratta di un test di natura qualitativa, un esercizio di apprendimento, quindi, per le banche per affrontare le criticità legate all’emergenza ambientale e al loro impatto in termini di rischio finanziario, in grado di rappresentare una perniciosa minaccia per la stabilità finanziaria globale. In altri termini, almeno inizialmente, non vi saranno riflessi immediati sui requisiti prudenziali e sul capitale di vigilanza, in particolare, richiesti alle banche stesse.

La configurazione di questo test prevede, poi, un’articolazione in tre moduli, di cui il terzo riservato a una cerchia ancor più ristretta di top players. Con i primi due moduli sarà possibile valutare, sia lo stato di avanzamento del mondo creditizio nel processo di creazione di competenze indispensabili per servirsi di questo tipo di stress test, come strumento di risk management; sia, inoltre, la loro capacità di misurare il rischio climatico, fotografando la situazione delle industrie caratterizzate dal livello più elevato di CO2 e il grado complessivo di finanziamenti erogati a imprese con emissioni di gas.

Il terzo modulo, riservato alla cerchia ristretta di top players, servirà ad accendere il faro, da un lato sui rischi fisici con un possibile impatto sul rischio di credito dei prestiti, dall’altro sui rischi di transizione; adottando per i secondi una duplice simulazione di scenario, a medio termine (3anni) e a lungo termine (30 anni) per i prestiti, le obbligazioni e le azioni.

La decisione della BCE, in definitiva, se conferma l’attenzione di questa Istituzione per l’emergenza climatico ambientale e per i rischi ad essa collegati, costituisce anche un decisivo e particolarmente importante segnale d’incoraggiamento per quelle Banche Centrali, tra cui la stessa Banca d’Italia, già da tempo avviate sul percorso di sensibilizzazione del mondo creditizio nella rilevazione e nel governo di queste nuove tipologie di rischio, a proseguire in una sfida cruciale per la salvaguardia del nostro pianeta.

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