incoronazione carlo III

Incoronazione Re Carlo III: è giunto il suo momento dopo 70 anni

Vuoi o non vuoi Re Carlo III entrerà nella storia della monarchia inglese e soprattutto nei suoi primati. Con il regno di Elisabetta II, Carlo diventa a tutti gli effetti colui che ha atteso più a lungo la sua incoronazione. E non solo Re Carlo, sovrano del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord e degli altri quattordici reami del Commonwealth, sarà il monarca britannico più anziano della storia a essere incoronato al trono: il giorno dell’incoronazione avrà infatti 73 anni, superando re Guglielmo IV salito al trono nel 1830 all’età di quasi 65 anni.

Con lui anche la sua consorte Camilla, che diverrà a tutti gli effetti Regina e non Regina consorte, avrà il suo primato. Camilla supera il primato della Regina consorte Alessandra, moglie di Edoardo VII, che venne incoronata nel 1902, a 58 anni. 

Se il Re e la Regina risulteranno essere i più “anziani” nella carta, spetterà loro invece traghettare questa monarchia ad una modernizzazione e ad essere più “snella“. Una delle prime cose decise da Carlo è stata proprio la decisione di ridurre la cerimonia di incoronazione. Quando Elisabetta II venne incoronata la cerimonia durò la bellezza di quattro ore. Un tempo che Carlo deve aver ben pensato essere troppo lungo; così sembra che la sua incoronazione durerà al massimo un’ora.

Altre decisioni importanti sono state prese da Re Carlo III e non diciamo rispettati dagli amanti delle tradizioi. Ma come ben sappiamo Carlo è tutto fuorché “tradizionale“. Sarà il primo Re d’Inghilterra divorziato e risposato. Ma tornando ai cambiamenti; alla cerimonia non sono stati invitati molti dei rappresentanti delle case reali straniere, come era consuetudine in passato. Questa scelta ha suscitato alcune critiche, ma il sovrano ha spiegato che voleva concentrarsi sulla partecipazione dei rappresentanti della società civile britannica, per sottolineare il suo impegno per il popolo britannico. In più la tradizionale St. Edward’s Crown, che era stata utilizzata per l’incoronazione di tutti i sovrani inglesi dal 1661 in poi, non sarà indossata da Carlo per tutta la durata della cerimonia ma soltanto per una parte di essa. Nel viaggio di ritorno da Westminster, infatti, avrà sul capo la più leggera The Imperial State Crown del peso di poco più di un chilogrammo, contro gli oltre due chili della corona tradizionale. Anche la Regina Camilla cambia e  non indosserà una corona realizzata appositamente per lei, a differenza di chi l’ha preceduta. Sfoggerà invece la corona della regina Mary di Tech, sposa di re Giorgio V. Questa scelta non ha suscitato stupore perché, negli anni, Camilla ha dimostrato di non amare il superfluo. Inoltre, aggiungendo altri tre diamanti provenienti dalla collezione personale della defunta sovrana, ha voluto fare un tributo a Elisabetta II.

Carlo rompe la tradizione anche con il dress code. Ha chiesto infatti ai membri della Camera dei Lord di non sfoggiare le divise d’onore, ovvero abiti di velluto cremisi con colli di pelliccia bianca ma di indossare le vesti meno fastose che utilizzano ogni anno alla cerimonia di inaugurazione dei lavori del Parlamento.

Comunque l’attesa, 70 lunghissimi anni, il prossimo 6 maggio giungierà finalmente a termine. Già inizia il percorso di William che, a differenza del padre, non dovrà aspettare così a lungo. Senza mancare di rispetto a nessuno, tantomeno a Sua Maestà Carlo III… God Save the King.

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