“L’attacco di rappresaglia dell’Iran contro Israele è stata un’azione limitata e punitiva contro il regime, ma se l’Iran avesse deciso di colpire Israele in modo più deciso, non sarebbe rimasto nulla“. Queste le parole del Presidente iraniano Ebrahim Raisi, prounciate in occasione della Giornata delle Forze Armate che si celebra nella Repubblica islamica.
L’evento, a differenza degli scorsi anni, non è stato trasmesso in diretta dalla tv di Stato. Diversa anche la location della riunione, tenutasi in una caserma a nord della capitale, e non nella sua sede abituale. Raisi, come riporta Irna, ha affermato che nel caso in cui Israele dovesse intraprendere qualsiasi azione contro l’Iran la risposta sarà più dura e feroce.
Il Presidente iraniano ha poi lanciato un appello: “Gli Stati della regione dovrebbero fare affidamento sulle proprie risorse e sulle forze musulmane. Non c’è nemmeno bisogno della presenza di forze straniere nella regione, perché le potenti forze armate iraniane possono portare potenza, pace e sicurezza nella regione“.
Nel frattempo l’Iran ha evacuato alcune sue basi in Siria. Alcune basi, invece, sono vuote solamente durante le ore notturne, quando Teheran teme che sia più probabile che un attacco israeliano. A darne notizia il Wall Street Journal, che si avvale di alcune fonti.
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