Il gabinetto di sicurezza di Israele ha approvato la riapertura del valico di Erez. Per la prima volta dallo scorso 7 ottobre sarà possibile collegare lo Stato ebraico con il nord della Striscia di Gaza.
A renderlo noto un funzionario israeliano alla Cnn, specificando che l’azione è finalizzata a far pervenire più aiuti umanitari a Gaza. Il Governo di Netanyahu ha inoltre dato l’ok all’utilizzo del porto di Ashdod, anche in questo caso per trasferire maggiori aiuti all’enclave palestinese.
Soddisfatti di queste aperture gli Stati Uniti, che avevano auspicato negli scorsi giorni uno scenario del genere. Gli USA ora sperano in una veloce attuazione dei due provvedimenti, come specificato dalla portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale, Adrienne Watson.
“Siamo pronti a lavorare in pieno coordinamento con il governo di Israele, i governi di Giordania ed Egitto, le Nazioni Unite e le organizzazioni umanitarie, per garantire che questi importanti passi siano attuati e si traducano in un aumento significativo dell’assistenza umanitaria in modo che possa raggiungere i civili in disperato bisogno in tutta Gaza nei prossimi giorni e nelle prossime settimane”, ha dichiarato la Watson.
Soddisfazione anche dall’Onu, felice della riapertura del valico di Erez. Gaza, a detta del Segretario Generale Dujarric, ha però bisogno di un massiccio afflusso di aiuti.
(Foto da Pixabay)
