Israele, in 150 località manifestazioni contro il Governo

In oltre 150 località di Israele i cittadini contrari alla riforma giudiziaria sono tornati per la 27/a settimana (più di 6 mesi) in piazza. Il Governo di Benyamin Netanyahu da lunedì prossimo intende dare un’accelerata al provvedimento alla Knesset perché dovrebbe essere discussa in prima lettura la riforma della ‘clausola di ragionevolezza‘, ovvero la potestà della Corte Suprema di bocciare, in casi particolari, leggi o provvedimenti approvati dalla Knesset che contrastino con quel principio.

La riforma del Governo svuota quella clausola consentendo alla Knesset di ripresentare e riapprovare il provvedimento bocciato a semplice maggioranza parlamentare (61 seggi su 120).

La più affollata protesta si è avuta a Tel Aviv dove, secondo i media, una prima stima ha riferito di circa 140 mila persone. Ma dimostrazioni si sono avute a Gerusalemme, Haifa, Karkur, Beer Sheva e altrove. Alla protesta a Gerusalemme davanti la residenza del premier ha partecipato la famiglia del palestinese autistico Eyad al-Hallaq (32 anni) ucciso da un poliziotto che è stato assolto.

Il leader dell’opposizione Yair Lapid ha ammonito sulla possibilità che passi la riforma della ‘clausola di ragionevolezza’. Gli organizzatori hanno annunciato una nuova protesta generalizzata in tutto il Paese per martedì prossimo, all’indomani dell’eventuale approvazione in prima lettura del progetto.

(Foto Pixabay)

 


 

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